Ogni biblioteca raccoglie tesori e racconta una storia. Un percorso culturale che altri hanno tracciato prima di noi e che ci hanno lasciato in eredità segnando un’epoca. La Biblioteca di Palagio di Parte Guelfa conserva il fondo storico della sua antenata, ovvero la Biblioteca dell’Università Popolare fondata nel 1907 ed esistente nello stesso edificio fiorentino fino al 1975. Un fondo di oltre 21.000 libri in cui, grazie a una ricerca, è stato individuato un filo rosso che ci riconduce alla Firenze artigiana e operaia dei primi del ‘900. Un viaggio attraverso gli strumenti di formazione di una volta, i Manuali Hoepli, 215 in tutto, di varia natura, da quelli dedicati all’Arte nei mestieri, come Il Fabbro, Il Falegname, Il Muratore, a quello sulla Dattilografia, o all’Alpinismo, per arrivare ad Acustica Moderna del 1912 o a Tecnica moderna degli acciai del 1917. Le copertine più belle sono state scelte per una mostra che apre i battenti il 5 agosto e rimarrà allestita fino al 31 nella Sala dei Consoli, dal titolo “I mai visti, curiosando nel Fondo della Biblioteca dell’Università Popolare , Manuali Hoepli, I libri del sapere”, (dal lunedì al sabato con orario 9.00-13.00) . La ricerca condotta dalla D.ssa Barbara Ottaviani in occasione di un tirocinio, in collaborazione con l’Università di Firenze ha lo scopo di arrivare alla pubblicazione di un catalogo alfabetico per autore dei Manuali Hoepli presenti nel Fondo Storico della Biblioteca di Palagio di Parte Guelfa e grazie alla mostra offre a tutti, bibliofili e non la possibilità di ammirare un tipo particolare di produzione libraria, quello della manualistica, ai suoi albori.
Sebastiana Gangemi
