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Genoa-Fiorentina (2 a 5). Le pagelle

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FIORENTINA VS SAMPDORIA

NETO 7: Poteva essere una serata difficilissima per il giovane brasiliano, finito nell’occhio del ciclone per l’errore in Europa League. Ma stavolta se la cava egregiamente, compiendo una super parata su Gilardino nel primo tempo e dando sicurezza con alcune uscite alte che non gli riconoscevamo. Qualche sbavatura nel finale non macchia la sua buona prestazione. Adesso il capitolo portiere pare davvero chiuso, sperando che non abbandoni la strada intrapresa a Marassi.
TOMOVIC 6,5: Torna da titolare in quello che era stato il suo stadio. Ma non sente la minima pressione dell’ex, anzi gioca tranquillo e non sbaglia praticamente nulla. Quando è in forma la titolarità della corsia difensiva di destra è indubbiamente sua.
GONZALO RODRIGUEZ 6: Nel primo tempo non deve darsi granché daffare visto che il Genoa è quasi inesistente. Nella ripresa la pressione dei grifoni, spinti anche da strane decisioni arbitrali, aumenta e allora balla un po’, reggendo comunque con grande esperienza il timone del pacchetto arretrato.
COMPPER 5,5: Gilardino è sempre un brutto cliente e più di una volta riesce a sfuggire alla sua morsa. Sui calci piazzati, in particolare, lo perde spesso di vista e su questo deve migliorare. Ma sul rigore, effettivamente, sembra essere lui trattenuto dal Gila e non viceversa. Per questo non si capacita della decisione arbitrale.
PASQUAL 6,5: Il capitano torna a essere micidiale con i suoi cross tagliati nei quali ha pochi rivali su tutto il pianeta calcio. Chiedere a Gomez che grazie a una delle sue palle radenti quasi sfonda la porta di Perin. E poi ci mette tanta grinta, cosa che lo rende encomiabile agli occhi dei tifosi viola.
AMBROSINI 7: Prestazione da risata in faccia a chi lo considera un nonnetto in pensione. Il suo raggio d’azione non è quello dei tempi d’oro, ma dalle sue parti non si passa, né di piede né di testa, fondamentale nel quale è praticamente insuperabile. E di un giocatore così ogni allenatore ha bisogno come il pane.
PIZARRO 6: Nella magica notte di Marassi resta un po’ in ombra, pur non facendo mai mancare il suo fondamentale apporto in cabina di regia. Quando la palla scorre dai suoi piedi la manovra viola diventa ordinata e fluida e non commette neppure il tradizionale errore nel disimpegno. Dal 25’ st MATI FERNANDEZ 6: Finalmente una giocata determinante come quella da cui scaturisce il rigore del definitivo 5-2. La classe non manca ma occorre farla fruttare con maggiore continuità.
AQUILANI 7: Primo tempo magistrale, condito da un gol solo apparentemente facile. La girata di testa, infatti, è da centravanti consumato, ruolo che propriamente non dovrebbe appartenergli. Poi tante giocate intelligenti e pure una notevole sostanza. A Firenze è diventato quel centrocampista universale che prometteva di essere a Roma.
BORJA VALERO 7: Montella gli ritaglia il ruolo, un po’ improvvisato, di rifinitore e lui non fa una piega. Anzi comincia servendo assist al bacio per gli attaccanti e finisce col coltello fra i denti, nonostante sia alla quarta gara in due settimane. Un monumento del calcio che a Firenze ci sta come il cacio sui maccheroni. Dal 45’ st WOLSKY s.v.: Entra per il recupero e questo è già un sintomo di maggiore considerazione da parte del suo allenatore.
G.ROSSI 7,5: Chapeau al Pepito ritrovato. Giocate da fenomeno e due gol che faranno stropicciare gli occhi anche al buon Prandelli che in Nazionale ha bisogno di lui da almeno due anni. Pazienza se sbaglia un gol colossale dopo appena 3’, perché ne fa due da campionissimo e, nel mezzo, ci mette tocchi di velluto e anche tanta corsa. Adesso un po’ di riposo non gli farà che bene, Prandelli permettendo. Dal 32’ st ILICIC s.v.: Trotterella per il campo, ma il piede è all’altezza dei suoi compagni di reparto.
GOMEZ 7+: Eccolo, è arrivato con un paio di mesi di ritardo, ma valeva la pena aspettarlo. Segna una doppietta, ma soprattutto è gigantesco quando fa salire la squadra, portandosi via mezza difesa del Genoa che arranca dietro le sue spalle possenti. Ha anche grande carattere, perché reagisce con freddezza all’ennesimo palo colpito da posizione più che invitante. E’ proprio quell’episodio che pare fargli scattare dentro una molla perché da quel momento diventa devastante, oltre che preziosissimo per la squadra. Benvenuto Super Mario.
MONTELLA 7: Rivolta la Fiorentina come un calzino e l’idea funziona a meraviglia. Il suo inedito 4-3-1-2 regala nuova linfa alla Fiorentina e gli permette di far giocare anche Ambrosini che dà sostanza al reparto centrale. Un progetto tattico coraggioso perché adottato in un momento difficile, nel quale la squadra non riusciva più a girare. Scelta che paga su tutti i fronti e che restituisce ai tifosi viola una Fiorentina scintillante, magari un po’ disattenta in difesa, ma che fa brillare gli occhi del popolo viola. Adesso ci sarà da vincere anche la scommessa Neto. Se ci riesce sarà un capolavoro totale. Rimedia la sua prima espulsione in carriera, ma non si capisce perché.

 

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