E’ il 2 settembre del 1890 l’allora sindaco di Firenze Francesco Guicciardini con un manifesto avverte i cittadini che la circolazione di velocipedi e velocimani a due, tre o più ruote, sarà sottoposta a speciali disposizioni. Oltre a specificare i luoghi e le strade in cui è vietata la circolazione, si rende obbligaotorio l’uso di un campanello, di un lampione acceso e di un numero progressivo, l’uso sarà consentito solo a chi avrà compiuto 14 anni e tutti i possessori dovranno pagare una tass, tra le 8 e le 18 Lire. Questo e molti altri documenti saranno in mostra all’Archivio Storico del Comune di Firenze, in Via dell’Oriolo,35, che dal 17 al 30 settembre, in occasione dei Mondiali di Ciclismo ospita la mostra “Biciclette in Archivio/L’Archivio in bicicletta” Il ciclismo a Firenze tra sport e vita quotidiana, un percorso tra i documenti dell’Archivio Storico tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, a cura di Luca Brogioni, Giuseppe Cuscitto, Francesca Gaggini, Barbara Grazzini, Giulia M. Manetti, Riccardo Saettone e Marise Silveira.
Nell’occasione saranno esposte due esemplari di biciclette d’epoca, attrezzate con gli strumenti di lavoro dello “Zolfataro” e del “Trombaio”, due vere e proprie botteghe ambulanti, concesse in prestito da Duca sas di Marco Paoletti.(Nella foto acanto) Tra i documenti in mostra le corrispondenze della Direzione della Gazzetta dello Sport con l’Amministrazione Comunale per l’organizzazione del primo Giro d’Italia, quello del 1909, naturalmente su carta rosa.
Sebastiana Gangemi