“Nell’ambito dell’inchiesta della magistratura fiorentina che coinvolge anche l’ex presidente della giunta regionale dell’Umbria, il quotidiano La Repubblica rivela particolari concernenti la rimozione di un funzionario della Regione Toscana che, se venissero confermati, sarebbero molto gravi e indicativi di un un modello amministrativo. Sarebbe interessante a questo proposito conoscere il punto di vista del presidente della giunta regionale della Toscana, Enrico Rossi, da sempre paladino della legalita’ e inflessibile fustigatore dei costumi pubblici”. Lo afferma il coordinatore del Pdl Sandro Bondi. La vicenda riguarda le azioni contro Fabio Zita, dirigente dell’ufficio Valutazioni di impatto ambientale della Regione Toscana che, scrive ‘La Repubblica’, “nella primavera 2012 osa ancora classificare come rifiuti i fanghi di risulta degli scavi” e che nel giugno venne rimosso dall’incarico: “Le intercettazioni – scrive il quotidiano – hanno rivelato che c’erano state forti pressioni della presidente Lorenzetti in tal senso e che la decisione fu personalmente assunta dal presidente Enrico Rossi