”Domani mi aspetto dalla mia squadra che confermi la prestazione di Milano. Non vedo perche’ non dovremmo ripeterla anche al Franchi”. Cosi’ Delio Rossi alla vigilia della partita con il Palermo in programma domani sera a Firenze. ”Mi aspetto anche il sostegno dei tifosi – ha continuato il tecnico viola – Loro ci dovranno dare una mano e noi dobbiamo trascinarli. Non avevamo paura di giocare con il Milan perche’ dovremmo avere paura di giocare domani in casa nostra?”. Tra i convocati, si rivedono Montolivo e Cerci (quest’ultimo dopo 3 turni di squalifica) e Gamberini e Cassani, che hanno smaltito i problemi fisici. Tra gli indisponibili, Vargas, Camporese e Olivera.
“Dipende dai giocatori, ma anche e soprattutto da noi. I tifosi ci devono dare una mano, ma noi dobbiamo trascinarli. Paura al Franchi? Chi va a fare il soldato in missione puo’ avere paura, non chi gioca a calcio”, taglia corto il tecnico viola, che a precisa domanda elogia De Silvestri oltre a confermarlo in squadra. “Io me lo ricordavo cosi’, si e’ sempre allenato bene. Sono molto contento per lui. Amauri? Mi auguro che questa rete sia la prima di tante. L’attaccante vive di queste situazioni”. Un pensiero particolare ed un giudizio affettuoso, Rossi lo riserva a Fabrizio Miccoli, che a Firenze e’ un ex. “Fabrizio e’ talento, estro, soprattutto e’ uno al quale devi voler bene cosi’ come e’, con i suoi pregi e i suoi difetti. Se gli vuoi bene cosi’ ti da’ il mille per mille. E’ uno che a me ha dato tanto, di lui posso parlare solo bene”. E parlando ancora del Palermo e su quello che e’ cambiato da Mangia a Mutti, Rossi si esprime cosi’: “Mutti lo conosco come collega non come persona. Faccio fatica a dare giudizio, mi sembra che sia una persona pacata, che ha portato tranquillita’, ma penso che non andavano male neppure prima”.