“Caro Presidente, manca ormai da tempo dalla Sua città impegnandosi per risollevare le sorti del nostro Paese e per questo Le siamo grati. Sappiamo che attualmente ha di fronte problemi senza dubbio gravosi da risolvere ma Le chiediamo un minimo di attenzione per una questione che forse potrebbe sembrare marginale, ma per noi e soprattutto per i nostri figli è di estrema importanza. È probabile che Lei non ne sia al corrente ma noi antichi bancarellai di Piazza dei Miracoli stiamo affrontando giorni particolarmente difficili. A causa della ristrutturazione di un ‘muro’ ci hanno tolto ogni prospettiva sul futuro, avviando le procedure di sgombero delle nostre strutture senza però darci nessuna collocazione temporanea dove poter continuare asvolgere la nostra attività. Ora, noi non Le chiediamo incentivi o defiscalizzazioni. Noi Le chiediamo semplicemente il diritto di continuare a lavorare. Come hanno fatto i nostri nonni, prima ancora dei nostri genitori e come ci auguriamo possano fare anche i nostri figli. Per questo Le chiediamo di intervenire, invitando chi fino ad oggi non ha voluto ascoltarci ad iniziare a farlo. Le chiediamo di intervenire per avere delle garanzie sul nostro domani, per salvare non solo le nostre famiglie, ma la nostra dignità di lavoratori e di uomini”