Uno smacco per l’amministrazione Renzi, oppure una volontà precisa? La Mille Miglia 2014 non passerà da Firenze, ma gli organizzatori hanno preferito Volterra, Pisa e Lucca alla città di Dante. Non solo Firenze, ma anche il Chianti è stato estromesso dal percorso. Con la presentazione delle trentaduesima rievocazione storica, si è rimessa ufficialmente in moto la macchina organizzativa di quella che Enzo Ferrari ha definito ‘la corsa piu’ bella del mondo’. Molte le novità sia dal punto di vista tecnico che organizzativo e di percorso. Per quanto riguarda la nostra Regione la Mille Miglia edizione 2014 non passerà dal Chianti lungo la Cassia né tanto meno da Firenze. Quindi non è più una rievocazione storica della corsa ma solo una vetrina in giro per mettere in mostra un parco auto. Non possiamo più parlare di rievocazione perché per essere tale dovrebbe percorrere le strade che hanno reso famosa la corsa. Ma in questo momento di crisi si va a cercare chi offre più denari per far quadrare i bilanci. Il tutto sotto la benedizione dell’Aci Italia. E l’Aci Firenze? Ha dovuto chinare la testa? A difesa di Firenze e San casciano c’è da dire che gli organizzatori ha cambiato totalmente anche il percorso al nord. Si parte da Brescia in direzione di Verona, Vicenza, Marostica, Bassano del Grappa, Padova. Località sconosciute ai piloti della vera Mille Miglia. C’è da evidenziare che per quanto riguarda il centro si arriva a Roma attraverso Riccione, Pesaro, Loreto, L’Aquila.
Firenze esclusa. I motivi dell’esclusione di Firenze sono dipesi, per quanto a noi risulta anche dalla precedente organizzazione, alla burocrazia degli uffici comunali per rilasciare i permessi e per gli costi . “A Firenze ci fanno pagare anche le transenne, l’aria che respiriamo, mentre altri comuni sono ben lieti di avere la nostra manifestazione”. Questo in sintesi il concetto degli organizzatori. Per questo la Mille Miglia 2014 una volta arrivata a Siena si dirigerà verso Volterra, proseguendo per Pisa, Lucca per riprendere la direzione di Bologna attraverso la Futa.
Uno smacco per i comuni di Firenze e San Casciano o una mossa studiata dai sindaci dei due comuni per allontanare il mondo dei motori, anche se solo a livello di mostra di auto d’epoca dalle strade cittadine? Noi propendiamo per la prima soluzione anche se da quando la rievocazione della Mille Miglia è tornata ai massimi livelli di attenzione il passaggio da Firenze è stato sempre improntato a difficoltà quasi insormontabili.
Un’edizione, quella del 2014, che, come la precedente, intende mantenere inalterato lo spirito della Freccia Rossa, con ancor maggior attenzione alla tradizione di questa grande Corsa. Per questo, la Mille Miglia 2014 sara’ improntata al rispetto degli aspetti storici e sportivi, alla sobrieta’ e alla sicurezza, ma con tante novita’, sempre nel rispetto di questa leggendaria manifestazione sportiva. Ad illustrarle sono stati Roberto Gaburri, Presidente di 1000 Miglia S.r.l., Marco Makaus e Andrea Dalledonne, Consiglieri Delegati di 1000 Miglia S.r.l, la societa’ totalmente partecipata dall’Automobile Club di Brescia, proprietario del nome e del marchio della Freccia Rossa. Le principali modifiche rispetto all’edizione 2013 riguardano il percorso e, di conseguenza, il programma.
Novità 2014
Le principali modifiche rispetto all’edizione 2013 riguardano il percorso e, di conseguenza, il programma: la prossima Mille Miglia durerà un giorno in più, con l’aggiunta di una tappa, da percorrere la domenica mattina fino all’arrivo a Brescia.
Tra le novità tecniche, invece, l’aumento delle Prove Cronometrate, decisive per le sorti della classifica, che saranno quest’anno ben 74. Inoltre, dopo più di dieci anni dall’ultima volta, saranno introdotte sul percorso sei prove di Navigazione a media prestabilita: un tipo di prova – che richiede di procedere a velocità media costante – poco conosciuta in Italia ma assai diffusa all’estero.
«Lo scopo di questa novità – ha sottolineato il Consigliere Delegato Marco Makaus che ha illustrato anche le innovazioni tecniche – è di consentire di accumulare più punti agli equipaggi stranieri, europei in particolare. Un piccolo contributo per aumentare quello spirito di sana competizione e amicizia sportiva internazionale che, sin dalla prima edizione, permea questa Gara».
Piero Campani