“I contenuti della Legge di stabilità licenziata stanotte dal Consiglio dei Ministri in relazione alla nuova imposta che sostituisce l’Imu sulla prima casa preoccupano. Prima di tutto perché il rischio di scaricare sui sindaci e sui Comuni la reintroduzione sotto altre spoglie della tassazione sulla prima casa è evidente se non c’è una chiara e congrua compensazione delle risorse. Dall’Imu alla Tasi rischia di essere di male in peggio”. Lo afferma Luca Lotti, responsabile Enti Locali della segreteria nazionale del Pd.
“Da ciò che si legge la nuova imposta – prosegue Lotti -, senza le detrazioni prima previste per i contribuenti più poveri, penalizza queste fasce e abbassa la pressione fiscale sui contribuenti più ricchi che pagheranno di meno. Dobbiamo impegnarci come Partito democratico affinché in Parlamento in questa Legge di stabilità si inverta la rotta, garantendo ai Comuni risorse per i servizi essenziali e per attuare politiche di sostegno alle fasce più deboli”. “Considero una conquista del Partito democratico – conclude Lotti – aver ottenuto 1 miliardo per l’alleggerimento del Patto di stabilità per consentire investimenti. Anche se era necessaria maggiore audacia perché questo ‘Patto di stupidità’ va cancellato”.