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Peretola, la Regione ribadisce il “no” all’allungamento della pista

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peretolaUn nuovo no all’allungamento della pista di Peretola da parte della Regione. L’ha ribadito in aula l’assessore Vincenzo Ceccarelli rispondendo a un’interrogazione del Pdl in seguito alle osservazioni presentate da Enac. “Con l’assunzione di nuovi parametri sarebbe necessario riavviare tutte le procedure costitutive e valutative. Lo sviluppo dell’unica pista di atterraggio sia realizzato nel rispetto della sostenibilità territoriale e ambientale e della compatibilità con il progetto del parco della Piana e comunque non abbia una lunghezza superiore a 2 mila metri lineari”.

L’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha poi aggunto: “Enac ha proposto che in sede di approvazione dell’integrazione al Pit, la lunghezza della pista convergente parallela sia di 2400 metri per consentire alle aeromobili di classe C di poter operare”; che “siano stralciate le previsioni del dato numerico relativo alla lunghezza della pista e delle limitazioni previste per le infrastrutture di supporto”.

Ceccarelli ricorda che l’implementazione del Pit, il quale assume il Parco della Piana quale elemento ordinatore, definisce prescrizioni per il progetto di qualificazione dell’aeroporto di Firenze e pone salvaguardie e condizioni. “Nella disciplina del masterplan ‘Il sistema aeroportuale toscano’ – afferma l’assessore – si prevede che l’utilizzo della pista sia regolamentato per garantire la tutela degli insediamenti dagli inquinamenti acustico e atmosferico con utilizzo monodirezionale senza sorvolo di Firenze ed escludendo la pista di rullaggio”.

Ceccarelli ha anche sottolineato come la lunghezza della pista sia stata oggetto di uno studio presentato da Enac e che “l’opzione in oggetto è stata valutata sotto i profili di sostenibilità attinenti alla qualità dell’aria, all’inquinamento acustico, alla qualità delle acque, ai rifiuti, ai siti contaminati, agli ecosistemi, al suolo, alla salute. Ad oggi non è ancora pervenuta la proposta di piano di sviluppo aeroportuale da parte della società”.

Sono trentasei le osservazioni sul piano di indirizzo territoriale per la definizione del parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze, per le quali è in corso l’istruttoria. “Faccio fatica a dire se sono soddisfatto o meno della risposta dell’assessore – ha detto il consigliere Paolo Enrico Ammirati (Pdl) – perché noto un passo indietro. Siamo di fronte ad un problema, Enac sta dettando regole tecniche per l’ampliamento dell’aeroporto e la Giunta deve dire cosa vuol fare, non si capisce se c’è la volontà di andare avanti. La Toscana resta in attesa di risposte”.

Rispondendo a un’interrogazione di Monica Sgherri, Ceccarelli ha poi anche ribadito l’impegno della Regione verso l’intergazione del sistema aeroportuale toscano, “attraverso piani, azioni e tempistiche condivise, auspicando in tal senso una sempre maggiore pianificazione integrata di attività e servizi”.

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