Meno incidenti, meno morti e meno feriti nel 2012 sulle strade toscane. I dati del Sirss (sistema integrato regionale per la sicurezza stradale), convalidati da Istat, parlano di un numero dei sinistri in calo del 9,4%, -8,4% per i feriti, mentre la diminuizione più risicata riguarda le vittime, -6,6%.
“L’amministrazione regionale toscana lavora da anni, con costanza, sul tema della sicurezza stradale – ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – e i risultati si vedono. I numeri ci dicono che il 2012 è stato un anno positivo per la sicurezza stradale, sia rispetto all’anno precedente sia prendendo come riferimento un periodo temporale più lungo: infatti tra il 2001 e il 2012 il numero degli incidenti è calato del 25% e quello dei morti si è addirittura dimezzato. Anche se, in parte, il calo degli incidenti puo’ esser dovuto al minor numero di veicoli che circolano in conseguenza della crisi economica, risultati cosi incoraggianti e costanti indicano che la via che abbiamo intrapreso è giusta e deve essere seguita”.
E’ sulle strade cittadine che si verifica il maggior numero di sinistri (79,4% contro il 20,6% delle strade extraurbane), anche se in proporzione risultano più gravi quelli che avvengono in contesto extraurbano, visto che il dato sulla mortalità è quasi equivalente: il 51,2% contro il 48,8%. I sinistri avvengono soprattutto nei giorni feriali ( il 76,8% degli incidenti dal lunedì al venerdì), il sabato la percentuale si attesta al 13,5% e la domenica al 9,7%. La fascia oraria in cui si concentrano è quella 8-20 (79,7 %), con picchi che corrispondono ai tragitti casa-lavoro e casa-scuola. L’indice di mortalità aumenta, invece, nelle ore notturne (dalle 22 alle 7), raggiungendo il picco massimo (6 vittime ogni 100 incidenti) dalle quattro alle cinque del mattino.
Sui numeri interviene anche l’Associazione Lorenzo Guarnieri: “A più di due anni dalla denuncia, l’Istat ci ha dato ragione e ha rivisto i dati della mortalità della Toscana portandoli da 282 a 306, riconoscendo che 24 morti non erano stati registrati come tali (il dato nazionale è passato da 4090 a 4114). Siamo contenti di questo e ringraziamo la dottoressa Bruzzone per aver preso a cuore la vicenda e continuato a stimolare la Regione Toscana a fornire i dati corretti.Si tratta di un primo passo verso una maggiore accuratezza dei dati. Ancora tanta strada deve essere percorsa per misurare correttamente il fenomeno della violenza stradale Esistono ancora dati difficili da spiegare e che indicano una chiara sottostima”.
“Come sappiamo – prosegue la nota dell’Associazione – i reati stradali nel nostro Paese restano impuniti e il nostro appello all’introduzione del reato di omicidio stradale (insieme ad Asaps e all’Associazione Gabriele Borgogni) che ha raccolto più di 70.000 firme in tutta Italia giace inascoltato in parlamento”.