Come si sposa il miele con le carni rosse e nere? E i mieli d’arancio, castagno ed eucalipto che ruolo assumono nell’elaborazione di un after dinner? Saranno gli allievi delle terze e quarte classi di cinque istituti alberghieri dei territori del miele a rispondere a queste domande giovedì 7 e venerdì 8 novembre al Teatro Comunale di Bagnone, in Lunigiana, nel corso della gara finale del concorso nazionale gastronomico “Il Miele in Cucina”.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è promossa da Le Città del Miele, la rete nazionale dei territori che danno origine e identità ai mieli italiani alla quale aderiscono oggi quarantanove territori di sedici regioni italiane, che da oltre dieci anni è impegnata a promuovere la qualità e la diversità dei tanti mieli nazionali. L’Italia, infatti, è l’unico Paese al mondo a vantare oltre 56 diverse tipologie di mieli.
Il concorso “Il Miele in Cucina” coinvolge annualmente oltre 35 scuole superiori ad indirizzo alberghiero presenti sui territori del miele, invitati a elaborare ricette al miele su un tema specifico di lavoro, che l’edizione 2013 –per la Sezione Cucina- proponeva “il miele nelle carni rosse e nere”: un tema per il quale la Toscana è ideale regione d’elezione. Il Concorso, però, contempla anche una Sezione Bar dedicata ai futuri barman, quest’anno sollecitati a proporre dei cocktail con tre mieli specifici.
Sulle ricette pervenute, una prima Commissione Tecnica ha provveduto a esaminarle, scegliendo quelle da iscrivere alla gara finale.
I dieci concorrenti finalisti di questa edizione, cinque per ogni sezione di lavoro, provengono dagli Istituti Alberghieri dell’Abruzzo (Il Marchitelli di Villa Santa Maria), dalla Valle d’Aosta (Istituto Regionale di Châtillon), dalla Calabria (Leopardi di Soverato), dalla Liguria (Il Marco Polo di Genova) e dal Piemonte (il Giolitti di Torino).
La gara finale, prevista per venerdì 8 novembre, si svolgerà al Teatro Comunale di Bagnone, per l’occasione attrezzato a scuola di cucina. Sul palco due giurie distinte per ogni sezione di gara, una tecnica formata da esperti di cucina e cocktail, e una istituzionale composta da sindaci delle Città del Miele, assaggeranno le ricette finaliste, proclamando i vincitori.
Per sottolineare la loro missione collettiva di essere strumento di promozione per lo sviluppo economico dei territori dei mieli, Le Città del Miele riservano un premio in denaro -1.500 euro per il 1° nella sezione cucina e 1.000 euro per il 1° nella sezione bar – che assegnano alle scuole vincitrici. Ai secondi e terzi classificati, targhe e attestati di merito, nonché attrezzature di lavoro.
Tre edizioni del concorso, rappresentano tre buone escursioni del miele in tavola: un primo itinerario con le paste fresche e secche e con le zuppe di verdura, poi le tappe con le carni bianche e quelle rosse e nere, registrando anche il viaggio nei cocktail. Un totale di trentacinque ricette compiute, messe ora “nero su bianco” in tre ‘quaderni’ editi a cura de Le Città del Miele: tre storie di ‘mieli in cucina’.
