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Crisi del cotto, la Cisl chiede aiuto alla Regione

admin
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cotto1La crisi del Cotto ha seguito quella dell’edilizia (che solo a Firenze ha perso il 40% degli addetti) con tante aziende che hanno chiuso e altre che rischiano: nel 2001 gli addetti del settore erano circa 550, nel 2013 siamo poco sopra 150 unita’. ”Un settore in crisi nerissima – sottolinea Stefano Tesi, responsabile della Filca-Cisl di Firenze -, con tanti operai che hanno perso il lavoro e molti che nel 2014 finiranno gli ammortizzatori sociali; e anche chi ancora lavora vede nebbia nel proprio futuro”.

”Agli imprenditori – aggiunge Tesi – chiediamo di rinnovarsi per sviluppare un altro modo di fare imprenditoria e stringere una maggiore collaborazione fra impresa e lavoratori. Alle istituzioni chiediamo di abbandonare gli appalti al massimo ribasso, che incide sia sulla sicurezza dei lavoratori sia sull’utilizzo di materiale di scarsa qualita’. Bisogna invece puntare sull’offerta ”maggiormente vantaggiosa”, che consentirebbe anche, nella scelta dei materiali, di promuovere i prodotti del territorio”.

”Il 16 ottobre abbiamo avuto un incontro con il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci e con tutti gli attori del settore del cotto per cercare insieme vie d’uscita dalla crisi; il 7 novembre abbiamo incontrato la Commissione Lavoro della Provincia. In quelle sedi abbiamo sollecitato i nostri interlocutori a coinvolgere la Regione. Ora ci rivolgiamo direttamente a Palazzo Strozzi-Sacrati, perche’ i giorni passano e la situazione per il cotto si fa sempre piu’ disperata: non possiamo perdere piu’ tempo!”

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