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Sciopero contro la legge di stabilità: “Ci dicono un sacco di frottole”

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Il corteo in piazza della Repubblica
Il corteo in piazza della Repubblica

Grande partecipazione allo sciopero indetto dai sindacati contro la legge di stabilità. Il corteo ha attraversato il contro storico per finire in piazza Ognissanti dove ha fatto il punto della situazione Roberto Pistonina segretario generale Cisl Firenze -Prato.

“Ci dicono che per la prima volta una legge di stabilita’ ha un obiettivo diverso, quello di non aumentare le tasse. Ci dicono che la tassazione sul bene primario dei cittadini, la casa, e’ stata eliminata. Ci dicono che diminuiscono l’imposizione fiscale sul lavoro. Ci stanno dicendo un sacco di frottole“. Ha affermato il segretario generale della Cisl di Firenze e Prato, Roberto Pistonina, dal palco del comizio che ha chiuso la manifestazione fiorentina, in occasione dello sciopero nazionale indetto dai sindacati confederali per chiedere al governo di cambiare la legge di stabilita’.

Una manovra, secondo il segretario Cisl, “che non affronta le questioni centrali ma si disperde in mille rivoli che non rilanciano il Paese”. Eppure, a giugno, prima che la legge di stabilita’ fosse elaborata, ha ricordato Pistonina, “abbiamo sottolineato con le nostre controparti, dimostrando senso di responsabilita‘ e di condivisione dei problemi, l’esigenza di dare un forte choc fiscale al Paese, ma non ci hanno ascoltato sufficientemente”. E’ invece indispensabile, secondo Pistonina, “allentare la politica del rigore, perche’ solo attraverso un forte alleggerimento fiscale nei confronti del mondo del lavoro e dei pensionati si puo’ dare rilancio ai consumi e incentivare l’occupazione”.

“Come possono pensare ancora -si e’ chiesto il segretario Cisl- che il lavoro sia piu’ tassato della speculazione finanziaria, che le pensioni possano essere falcidiate da una rivalutazione iniqua, che la casa sia sottoposta a continui balzelli per i quali si abolisce una tassa, anche ai ricchi, e se ne introduce un’altra forse piu’ pesante per tutti? Basta con la criminalizzazione del pubblico impiego, basta con chi continua a pensare che i problemi economici del Paese sono legati alle pensioni e ai pensionati, che se hanno una pensione non l’hanno rubata e hanno diritto a una rivalutazione dignitosa”. Poi, il segretario Cisl ha ricordato le proposte dei sindacati per trovare le risorse necessarie, dalla lotta all’elusione ed evasione fiscale all’obbligatorieta’ dei costi standard per le amministrazioni centrali e locali, dalla riduzione drastica delle societa’ pubbliche e dei componenti elettivi a tutti livelli all’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. Su queste proposte, ha concluso Pistonina, “aspettiamo risposte serie, che agevolino la ripresa economica e i consumi interni, senza i quali non possiamo intravedere una ripresa seria”. 

 

QUI PEZZO SULLO SCIOPERO E SUL CORTEO

 

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