“Di fronte al precipitare dei fatti ognuno ha dovuto fare la sua scelta. Ho deciso di non partecipare al consiglio nazionale, al quale ormai restava solo il compito di ratificare un documento che fin dall’inizio non avevo condiviso su punti essenziali”. Lo ha dichiarato Aberto Magnolfi, presidente del gruppo Pdl in Regione Toscana, a margine del consiglio nazionale del Pdl che ha sancito la nascita di Forza Italia, annunciando di voler presentare le dimissioni dall’incarico di vertice ricoperto nel gruppo consiliare.
“Il governo delle larghe intese e’ nato per un’ intuizione alta di Silvio Berlusconi al servizio del Paese in un momento di assoluta emergenza. Quelle ragioni non sono venute meno. Sapevamo di andare al governo con i nostri avversari e conoscevamo l’accanimento antiberlusconiano e giustizialista di cui sono campioni – ha aggiunto Magnolfi – Solo tenendo distinti questi campi potevamo (e possiamo) dare qualche risposta concreta al Paese”. ”A un certo punto la maggioranza del partito ha smarrito la lucidita’ e la linearita’ di quell’approccio. Hanno trovato libero sfogo posizioni sempre piu’ liquidatorie, con toni talora imbarazzanti per il loro estremismo. Il governo Letta non sta facendo miracoli – e’ vero – come e’ vero che la stabilita’ di governo non e’ un valore in se’. Ma ogni altra prospettiva che si puo’ immaginare appare piu’ inquietante e peggiore rispetto alle poche certezze che abbiamo”.