Batistuta incontra la stampa per fare il punto sul suo futuro legato al mondo del calcio europeo e in particolare con la Fiorentina. Senza mezzi termini il “Re leone” ha inviato un messaggio preciso alla dirigenza viola per aver un incarico nell’organigramma della società. A questo punto la palla passa ai fratelli Della Valle se accettare o meno la proposta dell’ex centravanti viola quando altri giocatori-bandiera come Antognoni e Galli sono stati messi da parte. Una scelta non facile nei confronti degli stessi sportivi che vedono ne numero 10 un giocatore che si è sacrificato sempre per la maglia viola. L’ideale sarebbe quello di portare in società tutti e tre. Masono troppi.
“C’è una storia, quella con la Fiorentina che non può essere uguale con qualsiasi altra squadra- esordisce Batigol – Sono un professionista, alla Roma ho dato il meglio. Quando ho giocato a Roma volevo vincere con quella maglia, l’ho dimostrato e lo stesso valeva per l’Inter e per il Qatar. Però il rapporto con Firenze è unico”.
Domanda prevedibile sull’incontro con Andrea Della Valle ed eventuale incarico in società
“Ci siamo incrociati, salutati, ma non c’è stato il modo di approfondire. C’è stata qualche battuta. Siamo in buoni rapporti, ma dovremo parlare più tranquillamente. Non lo so: sicuramente non come allenatore, Montella sta facendo grandi cose. Montella resterà per un bel po’ a Firenze, 4 o 5 anni, il tempo che vorrà. Sta facendo un bel lavoro, non vedo perché cambiare. Alla Fiorentina potrei fare comodo in qualche modo ma non lo so: io ora sto in Argentina, a me piacerebbe fare l’uomo immagine dei viola, essere legato in qualche modo alla società viola. Ci sono tante possibilità, non so cos’altro dire. Io per ora gioco a polo in Argentina e guardo le mucche tutti i giorni”.
Quindi possibilità di un posto a Firenze, in società. “Il tempo passa, le mucche crescono, mi affeziono e ognuno va per la sua strada. Devo sentire qualcosa, perchè io possa muover: la Fiorentina potrebbe farlo, c’è una storia dietro. Con altre andrebbe inventata, magari mi convincono, ma è difficile”.
