Torna nel centro storico di Santa Croce sull’Arno (Pi) la Festa dell’Amaretto, quest’anno raddoppiando i giorni, con gli stand degli amarettai, momenti dedicati ai bambini, un convegno sui dolci conventuali, una cena a base di piatti poveri com’era nella tradizione monastica. Perché l’amaretto, dolcetto tipico locale, nasce all’interno delle mura di un antico istituto religioso.
Sabato 7 e domenica 8 dicembre il paese rende omaggio a un “trastullo” che ha contribuito a fondare la sua storia. Almeno a tavola. Impastato di sole mandorle, zucchero e uova, il biscotto inventato dalle monache di clausura del convento di Santa Cristiana nei secoli è diventato il dolcetto tipico di Santa Croce sull’Arno, importante centro del cuoio. I documenti ritrovati danno testimonianza dell’esistenza dell’amaretto a partire dal XIX secolo, pur avendo natali anteriori dato che il convento risale al 1286.
Frutto di un miscuglio di culture, il biscottino fonde in sé il sapore del sud rappresentato da quei frutti portati in dote dalle novizie siciliane, e il sapere dei contadini locali. Un tempo, prima che le campagne venissero spopolate e che l’industria del cuoio si espandesse, ogni casa colonica aveva i suoi mandorleti, dei cui frutti il contado omaggiava la badessa.
Dal canto loro le monache trasformavano quel ben di Dio in ricette povere e dolcetti da elargire a chi fosse stato misericordioso con la comunità monastica. Sotto Natale era infatti uso donare gli amaretti ai personaggi in vista di Santa Croce sull’Arno. Usanza che nella seconda metà del Novecento oltrepassò le mura del convento, raggiungendo i fornai e i più moderni pasticcieri.
Sabato mattina i bambini addobberanno l’albero di piazza Garibaldi con prodotti di riciclo, mentre Babbo Natale accoglierà le loro letterine nella Casa allestita poco distante e presso la biblioteca comunale verranno narrate fiabe animate. Ancora protagonisti i piccoli durante il pomeriggio al Centro Maricò di via Vettori dove alle 17 pasticceranno creando piccoli dessert natalizi.
Largo invece agli adulti presso la Foresteria del convento alle 18 con il convegno organizzato da Slow Food sui dolci conventuali. La giornata chiuderà con una cena a base di prodotti poveri della cucina conventuale (info e prenotazioni Pro Loco 0571.31101).
La domenica sarà invece all’insegna della fiera, con i banchi degli amaretti e dei prodotti locali selezionati dalla condotta Slow Food, con le degustazioni, i laboratori del gusto e la premiazione del miglior artigiano per il 2013 a cui sarà consegnato il trofeo Amaretto d’Oro, un pezzo unico creato per l’occasione dall’orafo Andrea Nesti della gioielleria Baroni.
Info Pro Loco 0571.31101, www.prolocosantacroce.it