Impiegati ufficialmente all’Asl 10, in realtà durante l’orario di lavoro effettuavano prestazioni extra a privati. Denunciati dalla polizia tre tecnici, due elettricisti e un idraulico, tutti fiorentini, in servizio a Torregalli. Le indagini della Squadra mobile hanno permesso di ricostruire come i tre, età compresa fra i 35 e i 47 anni, si assentassero abbastanza di frequente dall’ospedale, una trentina gli episodi contestati, senza autorizzazione, ma risultando in “servizio attivo”: non strisciavano mai il badge, in modo da essere sempre presenti. Invece si spostavano in abitazioni private per effettuare prestazioni extra e “rimpinguare” lo stipendio.
E’ inoltre emerso che, oltre a venir pagati per ore di lavoro e servizi non erogati, talvolta timbravano il cartellino in uscita al di fuori del normale orario, riscuotendo così anche gli straordinari. L’inchiesta, coordinata dal pm Paolo Canessa è partita lo scorso gennaio e con numerosi appostamenti la polizia è riuscita a ricostruire i movimenti degli indagati, adesso accusati di truffa ai danni dello Stato e peculato: stamani gli uomini della sezione Reati contro il patrimonio, hanno perquisito le abitazioni dei tre, sequestrando proprio le agendine sulle quali erano riportati gli appuntamenti privati.