La tramvia fiorentina, guadagna oltre tre anni e il rischio che i contributi dell’Unione Europea tornino indietro è scongiurato. “Una buona notizia, che ci consentirà di ultimare un’opera strategica per il trasporto nel capoluogo e dai comuni più vicini – commentano il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’assessore ai trasporti e alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – con l’idea poi di estendere la tranvia anche a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino”. Per costruire le tre linee e non perdere i 36,6 milioni di euro affidati da Bruxelles alla Regione e da questa destinati al Comune ci sarà infatti tempo fino al 31 marzo 2019 e non più solo fino al 31 dicembre 2015: tre anni e tre mesi in più, appunto. Il Comune, come chiesto dall’Unione Europea, dovrà comunicare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell’opera.
L’accordo di programma licenziato stamani dalla giunta regionale e che sarà sottoscritto a breve da Regione e Comune mette nero su bianco l’intesa raggiunta durante l’estate.
Studio di fattibilità per Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio – L’Unione Europea ha anche preso in considerazione la proposta, avanzata sempre dalla Regione, di estendere il sistema tranviario fiorentino a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio con altre due linee. Nell’accordo licenziato oggi dalla giunta la Regione si impegna fin da subito a finanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alla risorse del fondo per i progetti strategici.
In base all’accordo che sarà siglato il Comune di Firenze dovrà rendicontare entro dicembre 2015 le quote di quasi 195 milioni di euro di spesa che riguardano i lavori delle tre linee, ovvero anche la 2 e 3. La linea 2 (i lavori sono iniziati a fine 2011) è quella che da Piazza San Maria Novella si collega all’aeroporto di Peretola e piazza Libertà. La linea 3 prolunga di fatto la linea di Scandicci fino a Careggi.