Il 2014 potrebbe essere un anno di svolta il 2014 per la sanità toscana, da sempre tra le migliori a livello italiano, alle prese con una importante fase di riforma interna avviata già nel 2013 e che il prossimo anno, ormai alle porte, vedrà un ulteriore impulso.
Da un lato prosegue il percorso di ridefinizione e potenziamento dei servizi territoriali avviato dalla Regione con la riorganizzazione dei piccoli ospedali più periferici (attraverso patti territoriali con i Comuni interessati dove sorgono i nosocomi) e l’istituzione delle ‘Case della salute’: strutture dedicate all’accesso all’assistenza territoriale, dotate di team multiprofessionali che funzionano come una sorta di grande ambulatorio e capaci di offrire ai cittadini tutti i servizi socio-sanitari del Sistema sanitario regionale.
Dall’altro lato, il riordino della sanità toscana passa anche dalla razionalizzazione delle Centrali del 118, che dalle attuali 12 diventeranno 6 entro il 31 ottobre 2014. Il passaggio successivo sarà quello di arrivare a sole 3 centrali in Toscana, entro la fine del 2016. Le 6 centrali di questa prima fase transitoria saranno nelle localizzate a Pistoia, Livorno, Siena, Arezzo, Firenze, e Viareggio.
Sul fronte della riorganizzazione, un’altra importante tassello è rappresentata dall’accorpamento degli Estav (Enti per i servizi tecnico amministrativi di area vasta), enti che si occupano degli acquisti e della logistica nel sistema sanitario, in un’unica realtà denominata Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale). Altro tassello è il superamento definitivo del modello delle Società della salute, avviate alcuni anni fa sotto forma di sperimentazione, richiesto a gran voce da alcune forze politiche di maggioranza e di opposizione in Consiglio regionale.
A tal proposito nell’Assemblea toscana è stata presentata anche una proposta di legge (presentata dal socialista Pieraldo Ciucchi insieme a Fds-Verdi) mentre nell’ultima seduta dell’anno è stato approvato un emendamento alla finanziaria toscana (presentato da Pdl e Cd) che impegna la regione a prevedere entro il 31 marzo 2014 la messa a punto di una proposta di legge che porti a superare definitivamente le Sds.
Ma il 2014, ultimo anno della legislatura di Enrico Rossi, potrebbe anche essere il momento in cui potrebbe essere varato il nuovo piano socio-sanitario integrato, atteso da alcuni anni. Già presentato e poi ‘stoppato’ principalmente a causa degli effetti della spending review del Governo alla sanità delle Regioni, il nuovo piano è da tempo al centro del dibattito politico toscano perché chiamato a dettare le future linee guide per il settore.