Nell’auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze il 22 gennaio “canti yiddish, ebraici e della memoria”, e proiezione del documentario Rai di Vera Poggi su Giorgio Nissim. Presenta lo storico Michele Luzzati, interviene l’assessore Sergio Givone. A cura di Maria Giuseppina Caramella. Ingresso libero. Ricordare la Shoah e l’eroismo del proprio padre durante la persecuzione antiebraica in Italia dal 1939 al 1944 cantando una serie canti yiddish, ebraici e della memoria attinti direttamente dall’infanzia e dalle radici familiari ,la madre era un’ebrea lituana e altri da lui stesso scritti e/o musicati. Come “Giorgio e Gino”, dedicato a suo padre e a Gino Bartali, entrambi attivi nella Resistenza civile al nazifascismo, oppure “Se questo è un uomo” sul noto testo di Primo Levi. E’ il concerto “Ricordare cantando” che il musicista e celebre burattinaio Piero Nissim terrà nelle vesti di voce solista e chitarrista, affiancato dalla chitarra di Francesco Guarneri, mercoledì 22 gennaio alle 17, nell’auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze (via Folco Portinari 5), in un evento organizzato per il Giorno della Memoria 2014 dalla Fondazione il Fiore di Firenze presieduta da Maria Giuseppina Caramella. Appuntamento che sarà presentato dallo storico medievale Michele Luzzati e a cui interverrà l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Sergio Givone. E che prevede come intermezzo la proiezione del documentario “Giorgio Nissim. Un eroe semplice”, realizzato dalla giornalista Rai Vera Paggi e trasmesso il 26 gennaio 2008 nel Tg3 Agenda del Mondo: un ricordo – attraverso interviste a parenti e sodali della Resistenza – del padre di Piero, Giorgio, ebreo di Pisa (1908 – 1976) che tra il 1943 e il 1944 fu il principale animatore in Toscana della rete clandestina di assistenza agli ebrei Delasem e con la sua azione salvò almeno 800 ebrei. Anche se, per il suo carattere schivo e la sua elevata cifra morale, non volle mai pubblicizzare in vita la coraggiosa e altruistica azione durante la guerra. Tanto che ricevette il Gonfalone d’argento della Regione Toscana alla memoria solo nel 2003 e poi la medaglia d’oro della Repubblica Italiana alla memoria al Valor Civile nel 2006, grazie anche all’autorizzazione della famiglia nel 2005 a pubblicare il diario da lui scritto nel 1961 – epoca del processo contro il criminale nazista Eichmann – per ricordare le vicende che l’avevano visto protagonista nella rete Delasem. Con la quale collaborò, appunto, anche il grande ciclista Gino Bartali, da non molto proclamato “Giusto fra le nazioni”.Fra i vari canti in programma nel concerto di Piero Nissim, “Dona Dona”, portata al successo nella versione inglese da Joan Baez; “Had Gadià”, da cui prese spunto Angelo Branduardi per la sua famosa “Fiera dell’Est”; “Tum Balalaika”, uno struggente canto d’amore; “Der Rebbe Elimelech”, che balla e canta al suono dei cembali e dei violini; “Oifn pripetchok”, ovvero il fuoco che scalda la scuola disadorna dei bambini, come in un quadro di Chagall o in un racconto da uno “Stättel” di Isaac B. Singer.