Fermato per un controllo nella sala arrivi dell’aeroporto diFirenze-Peretola ha cercato di convincere finanzieri e funzionari dell’Agenzia delle Dogane che quelli che trasportava nel suo bagaglio erano semplici vegetali per uso alimentare, mentre si trattava di 29 chilogrammi di ‘Khat’, una pianta originaria dell’Etiopia e della Somalia che, se masticata, provoca effetti simili a quelli della cocaina. Per questo un romeno di 34 anni e’ stato arrestato per violazione della normativa sugli stupefacenti. Secondo quanto riferito, il romeno, in arrivo da Londra, in un primo tempo ha affermato di avere in valigia solo effetti personali. Nascosti sotto i vestiti, finanzieri e doganieri hanno trovato quasi 30 chili di germogli di ‘Khat’, avvolti in foglie di banano. Il ‘Khat’ tecnicamente denominato ‘chata edulis’, viene definita ‘droga etnica’ in quanto cresce in Etiopia e Somalia e viene consumata per lo piu’ dagli appartenenti delle stesse comunita’. Assunta tramite masticazione, la pianta ha ”effetti sono simili a quelli dell’efedrina in quanto contiene un’anfetamina naturale. Viene usata principalmente in occasione di eventi sociali di massa, quali banchetti, feste e matrimoni e questo è uno dei motivi dell’importazione illecita di grossi quantitativi di questa sostanza”