Tre giorni di eventi a ingresso gratuito che trasformeranno piazze e palazzi del centro storico in luoghi di incontro, gioco, divertimento, espressione creativa e apprendimento. A Firenze, dal 4 al 6 aprile prossimo, arriva il Festival dei Bambini, evento organizzato dal Comune di Firenze insieme a ‘Codice, idee per la cultura’, società di Torino che dal 2003 ha organizzato, tra l’altro, 18 manifestazioni pubbliche di cultura e divulgazione scientifica in 15 diverse città italiane, per un totale di oltre 4milioni di visitatori. È stata proprio questa società a proporre al Comune di Firenze la realizzazione del Festival.
La prima riunione organizzativa, convocata dall’assessore all’educazione Cristina Giachi si è svolta questa mattina nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio e ha visto la partecipazione, oltre all’assessora Giachi e all’assessore alla cultura Sergio Givone, di circa 150 rappresentanti di altri enti pubblici e associazioni culturali fiorentine. «Una risposta importante da parte delle realtà attive a firenze che testimonia la vitalità del tessuto culturale, istituzionale e associativo – ha rilevato l’assessora all’educazione – e che ci colpisce molto e ci conferma nella ricerca continua di un dialogo serrato e di una forte collaborazione con i soggetti portatori di interesse nella progettazione degli eventi culturali promossi dalla città. A partire da oggi, e fino al 5 febbraio, gli enti potranno proporre le loro iniziative ed eventuali progetti da realizzare durante il festival”.
Protagonisti della tre giorni di aprile i bambini da 0 a 13 anni mentre centri della manifestazione saranno il centro storico e alcuni luoghi periferici: Palazzo Vecchio, San Firenze, Oblate, Murate, piazza dei Ciompi, piazza Santa Croce, piazza Santissima Annunziata, parco delle Cascine, Tepidarium, Porta Romana-piazza Tasso, piazza Annigoni, la bibliotecanova, nel Q4.
Le attività saranno suddivise in poli tematici: ‘Gioco’ (sport, danza, giochi di squadra, workshop di circo), ‘Guardo’ (mostre, cinema, teatro), ‘Ascolto’ (concerti, letture, incontri, dibattiti per adulti), ‘Cresco’ (laboratori sui mestieri, artigianato, nuove tecnologie, funzionamento istituzioni), ‘Scopro’ (storia, arte, scienza, ecologia) e ‘Abbraccio’ (rispetto, condivisione, solidarietà, integrazione) e per ogni polo si individuerà un grande evento rappresentativo e di grande richiamo.
«Durante il festival – ha spiegato Cristina Giachi – i bambini saranno guidati a creare nelle forme ed espressioni creative a loro più congeniali, la rappresentazioni del loro mondo personale. E la città si arricchirà di un prezioso archivio di testimonianze del fare e del crescere dei suoi ragazzi. Il festival porta un sottotitolo ‘nuovi mondi’, proprio per sottolineare come la prospettiva dei cittadini più piccoli possa aprire orizzonti nuovi e creare spazi di riflessione e comprensione».
Incontri, esperienze, laboratori e percorsi saranno pensati in modo da coinvolgere anche le famiglie e gli adulti, per favorire la reale condivisione tra soggetti e mondi diversi.
«L’idea di inaugurare a Firenze un Festival dei Bambini – ha aggiunto l’assessora all’educazione – nasce dal desiderio di valorizzare l’impegno della città e la sua identità come città orientata ai più piccoli, nella quale non si è mai smesso di investire in educazione e formazione, attraverso un percorso di esperienze di creatività e partecipazione, scambio di valori e di conoscenze. Non solo: l’obiettivo è anche quello di creare un evento per la città, che sia in grado di esprimere nel contempo una forte valenza turistica».
«Si tratta di un progetto di rilievo nazionale – ha proseguito – e punto d’incontro delle migliori esperienze didattiche e divulgative che il nostro territorio può offrire, a confronto con significativi contributi internazionali.
Vogliamo far conoscere il mondo dei grandi ai piccoli e il mondo dei piccoli ai grandi e promuovere l’immagine di Firenze come città ‘a misura di bambino’, come è nella sua storia e tradizione. Allo stesso tempo, vogliamo anche valorizzare le iniziative e i soggetti del territorio che a vario titolo realizzano progetti per l’infanzia, la famiglia e la scuola, attraverso la contaminazione e lo scambio di esperienze e conoscenze, a partire da quello straordinario contenitore progettuale che sono le Chiavi della Città».