“Un dibattito serrato e senza strumentalizzazioni politiche, con la chiara consapevolezza che l’integrazione fra le filiere del distretto è un’opportunità per tutti e gli imprenditori, industriali e artigiani, pronti a fare da tutor per riqualificare le imprese cinesi”, così il presidente della Provincia Lamberto Gestri riassume clima e contenuti della presentazione che questa mattina, nel salone consiliare di palazzo Buonamici (sede della Provincia), ha visto protagonista la ricerca realizzata da IRPET e Osservatorio economico e sociale della Provincia, “ Prato: il ruolo economico della comunità cinese ”. Gestri ha parlato di “significativo passo in avanti verso la ricerca di soluzioni che vedono in prima linea chi, dentro le associazioni, è a stretto contatto con le imprese cinesi”.
Il Governatore della Toscana Enrico Rossi ha concluso la mattinata facendo appello al Governo perché Prato abbia l’attenziona nazionale che le è dovuta. “Questa città merita un elogio per come è riuscita a gestire, senza far esplodere i conflitti, un’immigrazione così massiccia. Adesso lo Stato deve intervenire, l’organico della Procura deve essere adeguato (mancano tre procuratori più uno aggiunto), noi ci mettiamo 50 ispettori del lavoro, ma il Governo deve darci risposte”. Rossi ha aggiunto che per l’integrazione fra tessile e moda servono finanziamenti specifici. “Il distretto della confezione può dare un contributo importante al rilancio di Prato, che può tornare ad essere la città dell’innovazione in Toscana”. Anche la console cinese Wang Xinxia è intervenuta in apertura per ribadire che la “cooperazione genera più forza e possibilità di difendere la sicurezza” assicurando “l’impegno del consolato, anche attraverso le associazioni, per la sensibilizzazione delle imprese cinesi, che ha invitato a “aderire alle categorie economiche locali per utilizzarne i servizi e la formazione”.