“Spero davvero che questa brutta vicenda serva da insegnamento perché in futuro episodi simili non accadano più”. È quanto dichiara l’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi intervenendo sul caso del ragazzino multato dai controllori dell’Ataf. “Non appena sono venuto a conoscenza dell’episodio, ho parlato con il presidente dell’azienda del trasporto pubblico. Già ieri sera l’azienda si è messa in contatto con i genitori di Emanuele ascoltando le loro ragioni: insieme è stato deciso come far fronte alle conseguenze dell’episodio sul ragazzino. La direzione Ataf contatterà la famiglia>
«SIAMO profondamente dispiaciuti per quanto accaduto. Abbiamo provveduto a chiamare immediatamente la famiglia per fare le nostre scuse e cercare di porre rimedio a questo spiacevole episodio nato da un fraintendimento». Ha comunicato Renato Mazzoncini, presidente di Ataf Gestioni,
«NELL’INCONTRO che abbiamo avuto, il nostro dipendente si è detto molto dispiaciuto per quanto accaduto», ha spiegato Ataf Gestioni. Tanto più che il controllore ha alle spalle una lunga esperienza al contatto con il pubblico, una carriera specchiata e una storia familiare che lo rende particolarmente sensibile a situazioni di questo tipo. Insomma, è, tra tutte, una delle persone più attente nei confronti degli utenti con disabilità>.
Il ragazzo, adesso, raccontano i genitor non vuole più salire sull’autobus. «Per questo motivo – continua il presidente Mazzoncini – abbiamo proposto alla famiglia di collaborare. Il nostroobiettivo è fare in modo che il nostro giovane cliente possa riavvicinarsi al mezzo pubblico e riconciliarsi con il controllore e con la nostra azienda. Abbiamo invitato lui, i suoi genitori, gli amici, a visitare la sede e a conoscere la nostra realtà».
La multa fatta al ragazzo è stata immediatamente annullata. Ma non è finita qui. «Perché episodi simili non accadano più, stiamo studiando una procedura – annuncia il presidente di Ataf Gestioni – che consenta in casi come questi un controllo più rapido e semplice del titolo di viaggio».
Emanuele insieme alla sua classe è stato invitato a visitare la sede di Ataf (in particolar modo le parti tecnologicamente più interessanti) in modo da far riacquistare al ragazzino la fiducia toccata da quanto accaduto”. “L’azienda ha dimostrato quella attenzione nei confronti del ragazzino e della sua famiglia che sia noi come Comune che la Regione avevamo chiesto – conclude l’assessore Bonaccorsi -. Siamo contenti che questa vicenda, nata in modo molto brutto, si sia risolta. E spero davvero che possa essere di insegnamento per il futuro per evitare che episodi di questo genere si verifichino di nuovo”.