NETO 5,5: Da una sua uscita scaturisce il rigore per il Genoa, ma il fallo se lo inventa l’arbitro Tommasi. Nel complesso incassa tre gol e forse ha la responsabilità sul terzo perché resta piantato in porta quando sarebbe stato meglio uscire. Salvato anche da un palo, ma sarebbe davvero stato troppo.
RONCAGLIA 5,5: La seconda rete, peraltro in fuorigioco, nasce da un suo intervento maldestro. La circostanza lo manda in confusione e dalla sua parte il Genoa affonda con troppa facilità, anche perché i compagni non lo aiutano, lasciando in balia di due avversari. Comunque ci mette del suo. Potrebbe riscattarsi con un gran destro nel finale che sibila vicino al palo.
SAVIC 5,5: Senza il fondamentale apporto di Gonzalo Rodriguez perde la bussola e non riesce a essere imperioso come in altre circostanze. Dovrebbe comandare il reparto, un compito che dimostra di soffrire e il Genoa ne approfitta, ma al netto degli errori arbitrali poteva essere un’altra partita anche per il pacchetto arretrato viola.
COMPPER 5: Anche lui non è un leader e paga l’assenza di un compagno che dà sicurezza come Gonzalo Rodriguez. Così, sul gol di Antonini (che però risulterà essere in fuorigioco) perde l’avversario e anche sul corner che vale il 3-3 del Genoa non è nella giusta posizione. Peccato.
PASQUAL 5,5: Sfiora il gol nel primo tempo, calciando forse con un pizzico di ritardo. Ma in fase offensiva se la cava, i problemi emergono quando si tratta di difendere. Konaté gli crea problemi e spesso si trova a combattere da solo contro due perché Cuadrado si dimentica di assisterlo.
AMBROSINI 7: Combatte come un leone finché gli regge il fiato. Ma la sua non è una partita di puro contenimento, anzi partecipa alle azioni dei primi due gol viola. Nella prima circostanza si guadagna il rigore, nella seconda offre ad Aquilani l’assist decisivo. Esce presto perché non ne ha più, se avesse qualche anno di meno…
Dal 9’ st MATI FERNANDEZ 6+: Entra bene in partita con tocchi di classe sopraffina e pure tanta corsa.. Conferma di essere in gran forma.
PIZARRO 6,5: Senza Borja Valero deve dedicarsi di più alla fase difensiva, soprattutto quando esce Ambrosini. Ce la mette tutta anche se il meglio di sé lo offre in cabina di regia, un compito che svolge egregiamente, senza commettere errori. Nel finale si butta eroicamente sulla fascia e pennella un cross che per poco non trova la testa di Matri.
AQUILANI 8: E’ l’eroe della serata e in una notte si riprende, con gli interessi, la credibilità persa con tante prestazioni non all’altezza della sua caratura. Prima trasforma il rigore con freddezza. Poi piazza il rasoterra che vale il 2-2. Non contento ne fa un altro di testa, annullato ingiustamente. Infine scarica un gran destro, deviato, che vale la storica tripletta. Quando esce si merita la standing ovation del Franchi. Peccato soltanto che i tre gol non bastino per far volare la Fiorentina a un punto dal Napoli, ma serviranno per fargli riacquistare la consapevolezza di essere un gran giocatore.
Dal 28’ st ANDERSON 6: Dimostra di avere piede sopraffino e di muoversi già con disinvoltura nel centrocampo viola. Un debutto positivo, in attesa di conferme.
JOAQUIN 6-: Gioca la seconda partita in tre giorni e, siccome non è più un ragazzino, finisce per pagare la fatica. Però l’inizio è buono, con una gran palla per Matri ed è pregevole anche l’assist ad Aquilani per il terzo gol. Nel finale perde lucidità, ma è difficile non perdonarlo.
CUADRADO 5,5: Le premesse sono buone, con un paio di numeri che sembrano far presagire una serata alla sua altezza. Ma non sarà così perché col trascorrere dei minuti perde smalto e la Fiorentina ne risente, visto che non salta l’uomo come potrebbe e fatica anche a proteggere Pasqual in fase difensiva. Pure per lui c’è l’alibi della fatica di Coppa Italia, alibi che regge fino a un certo punto visto che da qualche gara a questa parte sta giocando molto al di sotto del suo fenomenale standard. Dal 35’ st MATOS s.v.
MATRI 6+: Gli manca solo il gol, per il resto dà un contributo fondamentale alla causa, reggendo da solo il peso dell’intero attacco. Sembra giocare da sempre in questa Fiorentina e questo è molto incoraggiante in vista del futuro, anche in una serata terminata con l’amaro in bocca.
MONTELLA 6: Aveva preannunciato i rischi di questa partita e anche stavolta ha avuto ragione, anche se non poteva prevedere una serie di errori arbitrali che danneggiano vistosamente la sua Fiorentina. Nell’emergenza totale, schiera una squadra offensiva, con Cuadrado e Joaquin sulle fasce e Matri in posizione di ariete. Nel finale inserisce anche la seconda punta Matos, confermando la sua filosofia sempre improntata a fare un gol in più dell’avversario. L’azzardo non paga sotto il profilo del risultato e, forse, perde un’occasione d’oro nella corsa Champions. Ma al netto delle sviste di Tommasi e soci avrebbe meritato di vincere.