A poche ore dalla conclusione della 71/ma edizione di Pitti Immagine Filati, che chiudera’ i battenti questa sera alla Fortezza da Basso, dall’ufficio stampa di Pitti Immagine arrivano le prime stime sull’affluenza dei compratori: e’ probabile che la presenza finale sara’ nell’ordine delle 5.000 unita’ ed e’ possibile che, per la prima volta nella storia del salone, i compratori esteri siano piu’ numerosi degli italiani. Soltanto lunedi’ arriveranno le stime definitive, che potrebbero rivelare un lieve calo di presenze rispetto alla scorsa edizione estiva cui hanno partecipato 5.250 buyer. Tra i mercati internazionali, guidati da Germania e Gran Bretagna, spiccano gli aumenti di produttori forti come Francia, Giappone, Olanda, Russia, Turchia, Cina e Corea, ma anche l’esordio di paesi come Mongolia, Bielorussia, Sudafrica, Kazakistan, Indonesia. Un calo significativo si e’ registrato nell’affluenza di buyer italiani (-14%), con presenze forti da Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto che insieme costituiscono oltre l’ 80% del totale. Proprio la Toscana ha registrato le maggiori difficolta’. ”Ci sono tanti motivi per essere piu’ che soddisfatti di questa edizione di Pitti Filati – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – Tra le filature della manifestazione il clima e’ molto buono, hanno visto i clienti migliori e ne hanno visti anche di nuovi, provenienti da paesi che solo ora iniziano a utilizzare filati pregiati. Noi di Pitti Immagine siamo sempre impegnati a mettere a confronto domanda e offerta, promuovendo il salone nei quattro angoli del mondo. I risultati ci danno ragione: il prevedibile, ma non per questo meno doloroso, calo dei numeri italiani si accompagna a un leggero ma significativo incremento delle presenze estere, un punto percentuale, con l’aumento pero’ delle nazioni rappresentate”