La domanda è lecita dopo anni e anni in cui il cittadino italiano ha contributio con enormi somme alla Fiat, per aiutarla nei momenti di difficoltà, e dalla medesima non ha mai riavuto nulla in cambio.
E la domanda è lecita, anche tenendo conto che la scelta della politica dei trasporti italiani è stata dettata della Fiat, che ha voluto un trasporto tutto quanto su gomma, penalizzando in modo assoluto quello su rotaie, per potere vendere i suoi Tir. O Ancora. Se la Fiat invece di Auto e Tir avesse costruito Navi forse il trasporto sarebbe stato meno costoso come avviene in Germania con il Meno. Noi abbiamo il mare tutto attorno.
Ora la Fiat, che è vero ha sempre edifici a Torino cambia nome in Fic o qualcosa di simile, e costruisce le sue macchine in giro per il mondo, ignorando in gran parte la realtà produttiva italiana. E’ vero che qui ci sono i sindacati brutti e cattivi e la mano d’opera cara, e le tasse alle stelle, ma insomma, mi pare si stia esagerando con la fuga all’estero. Per lo più,infatti, Fiat produce fuorivia: la 500 in Polonia, il Doblò e i commerciali in Turchia . E così via. Poi c’è l’America. Mi chiedo: se tutte le imprese fanno così, e molte già lo fanno, gli italiani devono emigrare come un secolo fa. Anche perché da noi le industrie straniere non vengono, visto i governi che abbiamo. Certo Marchionne è bravo, ma non per l’Italia.
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