Terzo malore in tre mesi fra i tassisti fiorentini. Il mestiere di tassista ha raggiunto a Firenze ”livelli di usura difficilmente registrabili nel mondo del lavoro”. Lo afferma in una nota il presidente del 4390 Cotafi, Claudio Giudici, dopo la morte di Sergio Bernardi (Atene 40) deceduto ieri per un infarto. ”Fare il tassista a Firenze – continua Giudici – vuol dire essere costantemente concentrati su una viabilita’ complessa, fatta di traffico costante, carenza di preferenziali, tragitti dove, per raggiungere cio’ che sta a 500 metri in linea d’aria, devi fare 3 chilometri di piccole strade centrali a zig zag. Si tratta di aspetti che dobbiamo tenere presenti per non aggravare il logorio psico-fisico dei nostri lavoratori”. Giudici ricorda che quello di Bernardi e’ il terzo malore in tre mesi tra i tassisti, anche se ”per fortuna, gli altri due non si sono conclusi nel peggiore dei modi”. Assicurando la vicinanza a David, ”figlio e collega” di Bernardi, Cotafi oggi ha effettuato un silenzio radio di 15 minuti, tra le 12 e le 12.15, in segno di lutto.