Home FASHION&STYLE Come scoprire tutto sul "Dolce", essenza della vita

Come scoprire tutto sul "Dolce", essenza della vita

admin
568
0

Che cos’è e cosa rappresenta il dolce? Ce lo racconta Il dolce, il piacere del gusto nella storia, un libro pubblicato da Aboca Edizioni e scritto da due autori di primissimo piano: Ettore Franca, docente di Tecnologia degli alimenti e giornalista, e Alfredo Taracchini Antonaros, gourmet, romanziere e  studioso del cibo come cultura.
Il libro è ricchissimo di aneddoti, informazioni, dettagli. E illustrazioni d’epoca assolutamente magnifiche. In maniera sorprendente ci fa viaggiare in tutti campi del sapere, da quello nutrizionale alla letteratura, dalla storia del costume all’economia.  Per scoprire che il dolce non è “uno dei sapori”. È il re dei sapori. “Da sempre – scrivono gli autori – gli uomini hanno pensato che il dolce fosse il migliore dei sapori, il più perfetto, come lo definivano medici quali Ippocrate, Galeno e i loro epigoni medioevali”. Ma si può andare più indietro nel tempo, al 2.000 a.C., per esempio, con ceramiche sumere che fanno riferimento al miele come farmaco. O in Oriente, dove l’antica medicina ayurvedica considera il miele “antitossico, regolatore, purificante afrodisiaco, dissetante, refrigerante”.
E l’uomo, da sempre, lo cerca. Prima nei frutti, poi in quello che sarà per lunghissimo tempo il principe assoluto del “dolce”, il miele. Per millenni. Risalgono addirittura a 9.000 anni fa, in Africa, le prime immagini nitide di apicoltura. E bisognerà aspettare il XVI secolo perché arrivi in Europa la “rivoluzione dello zucchero”. Era già comparso come medicinale con le Crociate, nel Medioevo, portato dagli Arabi, che avevano confidenza con lo zucchero già dal VI secolo. Per altro a loro dobbiamo anche la figura del pasticciere. Ma la scoperta“ in cucina” dello zucchero e la diffusione del suo uso arriverà solo con la colonizzazione dei paesi dell’America latina.

Da sx Ettore Francia, Alfredo Antonaros autori del libro, Gabriele Caneè direttote La Nazione
Da sx Ettore Francia, Alfredo Antonaros autori del libro, Gabriele Canè direttore de  La Nazione

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui