E’ amareggiato il presidente onorario della Fiorentina Andrea Della Valle che non vuole fare polemiche ma fa un escursus su quanto è avvenuto nelle ultime giornate. Non solo per quanto riguarda altre società. Insomma un campionato che, a nostro avviso, è condizionato dagli errori degli arbitri. Nicchi e Braschi possono dire quello che vogliono ma una classe arbitrale così scarsa non la si vedeva da anni. Come dice il proverbio il pesce puzza dalla testa. Vale a dire questa scarsità di professionalità della classe arbitrale dipende dal vertice. Ricalca lo squallore portato avanti dai due provincialotti toscani che non sanno altro che dire: “Tutto va ben madama la marchesa…” . Ma tutti sanno che le cose non andavno così bene. Stessa situazione nell’Aia.
Distrutto da questa sentenza e dalla conduzione dell’incontro da parte di Gervasoni , Andrea della Valle ha rilasciato una lunga dichiarazione a Sky news 24.
Eccola
“Quattro 4 giornate, per un ragazzo che è un esempio, uno dei giocatori più corretti che abbiamo mai avuto. Merita le 4 giornate? Perché un ragazzo pacato come lui perde le staffe? Fate un bel sondaggio… In questi mesi ho visto cose ben peggiori. La mia società. con il terzo tempo, l’abbattimento delle barriere, e non solo, ha ideato iniziative per dare messaggi distensivi. Abbiamo perso la Champions l’anno scorso e avete visto come, dobbiamo darci una calmata? Sono situazioni che vanno avanti da mesi. La città è stanca. Non me lo spiego, cosa ha fatto la Fiorentina? Forse qualcun altro deve darmi spiegazioni. Vogliamo lottare per la Champions fino alla fine. Degli errori ci sono stati. Adesso non abbiamo Borja Valero per 4 giornate, devo stare tranquillo? Sono molto dispiaciuto per quello che sta accadendo. Non voglio alibi. Onore alla squadra che a Parma è riuscita a recuperare in dieci. Io vigilerò molto, starò attento. Ma non sono sereno. Faremo ricorso, forse il ragazzo può aver sbagliato, ma ci spieghino Braschi e gli altri perché Borja merita 4 giornate, quando Balotelli e altri in passato sono stati puniti meno severamente”.