Sorpreso senza biglietto sull’autobus, ne ha provate di tutte per evitare la multa: prima ha chiamato il 118, poi ha dato un nome falso anche alla polizia.
Così, alla fine, ieri mattina un cittadino cinese di 50 anni è finito nei guai dopo che la polizia ha accertato la sua vera identità. L’episodio è cominciato intorno alle 10.00 in viale Gori, proprio di fronte agli uffici della polizia dove gli operatori sono intervenuti per quella che sembrava una lite verbale tra lo straniero e i verificatori del mezzo pubblico.
Il trasgressore ha inizialmente accusato anche dei dolori e preteso l’intervento di un’ambulanza; poi, scongiurati eventuali problemi di salute, in lingua italiana ha dichiarato ai poliziotti di non aver dietro i documenti e di essere un sessantenne di nome “Cin Cin”.
Ovviamente un nome di fantasia con il quale non risultava essere stato emesso alcun permesso di soggiorno.
L’uomo è stato così sottoposto a fermo per identificazione e in via Zara i poliziotti hanno in poco tempo accertato le sue vere generalità.
Il 50enne cinese, regolare sul territorio italiano, è stato denunciato per il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale.
In serata, nel corso dei controlli, gli uomini della Squadra Volante hanno catturato un ricercato rumeno di 47 anni nei cui confronti pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Brescia nell’ambito di un inchiesta per reati contro il patrimonio.
Anche in questo caso l’uomo, fermato da una pattuglia all’Isolotto, ha dichiarato agli agenti false generalità tentando così di sfuggire alla cattura.
Ma gli operatori sono voluti andare a fondo nella vicenda sottoponendolo a fermo per identificazione e accertando così, tramite le sue impronte, la vera identità dell’uomo colpito dal provvedimento giudiziario.