Non sono pochi, gli appassionati di dietrologia o di fantapolitica che si chiedono chi ci sia mai dietro Grillo e Casaleggio. Chi li ha pensati, chi li manovra, e a cosa servono. La risposta la da direttamente Grillo, che non perde occasioni per fare la figura dell’inutile provocatore, com’è successo per le consultazioni, dove ha approfittato per un suo Talk Show personale, mentre avrebbe potuto una volta tanto far politica.
Certo, la compagine dei grilli è inquietante, per l’ignoranza politica – e non solo – che dimostra, per l’assoluta inutilità propositiva, per quella forma di teocrazia assunta dal loro leader, che vuol essere adorato e mai contraddetto pena la cacciata dal paradiso terrestre grillino che è una sorta di gabbietta dalla quale è proibito uscire.
Tipo quella dove, prima che esistessero gli animalisti, alle Cascine si chiudeva il grillo vero. Quello che non poteva uscire ma aveva almeno la libertà di dire cri cri. A differenza dei membri dell’M5S, che se lo fanno vengono espulsi e confinati di nuovo nel nulla d’origine.
Ecco: la risposta per i dietrologIi sta qui. In queste epurazioni e censure. In questo inagire, in questa primitiva teocrazia. Se dietro Grillo ci fosse davvero quello che una volta era di moda come ‘Grande Vecchio’, significa che con gli anni l’arteriosclerosi l’ha rifinito, altrimenti non lascerebbe che il gruppo si sfilacciasse come accade, e lo utilizzerebbe politicamente in Parlamento. Non in inutili piazzate. A meno che il Grande vecchio non si sia rimbecillito.