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Fiorentina perde il primo turno del trittico. Regolare il gol di Diakite'

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Il tabellino di Juventus-Fiorentina 1-0
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner (33′ st Caçeres), Vidal, Marchisio (42′ st Padoin), Pogba, Asamoah; Tevez (33′ st Isla) e Matos , Llorente.
Fiorentina (4-3-3): Neto; Diakitè, G.Rodriguez, Savic, Pasqual; Anderson (11′ st Mati Fernandez), Pizarro (19′ st Wolski), Aquilani; Cuadrado, Gomez (31′ st Matos), Vargas.
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 41′ pt Asamoah.
Note: ammoniti Vidal Matos, Aquilani, Vidal, Asamoah, Gonzalo.
 
NETO 6,5: Strano a dirsi, ma nel primo tempo tutto di marca bianconera la Juventus centra la porta soltanto in due occasioni, con il solo Asamoah. Sulla prima è bravo lui a deviare d’istinto, sulla seconda la coscia di Pizarro imprime al pallone una parabola imprendibile e non può nulla. Nella ripresa, invece, salva la porta chiudendo su Tevez. Tutto qui, perché la Juventus difetta nella mira, ma la Fiorentina perde lo stesso.
diakiteDIAKITE’ 5: Non ha il passo per fare il terzino, soprattutto quando dalle sue parti circola uno rapido come Asamoah e il compagno Cuadrado non lo aiuta. Così finisce per fare una brutta figura. Potrebbe riscattare tutto con il gran gol che estrae inaspettatamente dal cilindro a inizio ripresa. Ma per il guardalinee si tratta di fuorigioco (Per Paparesta su Mediaset Premium era regolare).
GONZALO RODRIGUEZ 6: Regge con l’esperienza nel primo tempo furibondo della Juve mentre nella ripresa, con i bianconeri in affanno, torna il bel regista della difesa ammirato nella sua stagione e mezzo in maglia viola.
SAVIC 6: Sicuro negli interventi difensivi e passabile anche nella fase d’impostazione. Cresce alla distanza riuscendo, nella ripresa, a stoppare con regolarità anche un brutto cliente come Llorente.
PASQUAL 5: Primo tempo in costante affanno e senza personalità. Resta come inghiottito dalla manovra juventino e non mette mai il naso fuori dalla metà campo. Nella ripresa si scioglie un po’, ma è già tardi.
AQUILANI 6: Come tutta la squadra gioca i primi 45’ rintanato nel bunker che crolla, per circostanze non certo fortuite, nel finale di frazione. Poi trova il coraggio di affacciarsi all’esterno e la sua gara cambia, come quella della Fiorentina. Senza però portare punti alla causa.
PIZARRO 5: Allo Juventus Stadium non riesce proprio a esprimersi ai suoi livelli. Era già accaduto nella scorsa stagione e anche nel lunch game di oggi è come intimidito, cosa che stona, non poco, con lo spessore della sua personalità. Perde almeno tre palloni sanguinosi ai limiti dell’area viola e non riesce a costruire la manovra con la rapidità necessaria a sorprendere i bianconeri. Giovedì dovrà scuotersi perché la Fiorentina ha bisogno del miglior Pizarro per sperare di uscire da Torino con un risultato positivo. Dal
20’ st WOLSKI 6,5: Intraprendente e fresco, qualità che da tempo mancano a molti dei suoi colleghi di reparto. Dà brillantezza alla squadra e soprattutto offre a Matos un assist delizioso che il brasilianino dilapida sciaguratamente.
ANDERSON 5: Un paio di lampi in avvio, con Vidal che lo stende ripetutamente fino a guadagnarsi un sacrosanto cartellino giallo. Poi sparisce. Con lui in campo, contemporaneamente a Pizarro, il centrocampo è troppo scoperto.
Dall’11’ st MATI FERNANDEZ 6,5: Tutta un’altra cosa rispetto ad Anderson, sia sotto il profilo della gestione della palla che sotto quello della grinta. Con lui in campo la Fiorentina si trasforma e va vicinissima al pareggio.
CUADRADO 5,5: C’era una volta una vespa inarrestabile che saltava un nugolo di avversari senza mai fermarsi. Adesso non è più così perché fa fatica a trovare i dribbling vincenti e, quando ci riesce, gli avversari lo stendono con la “benedizione” dei direttori di gara. Diciamo che hanno imparato a conoscere il suo gioco, ma l’atteggiamento degli arbitri nei suoi confronti è davvero incomprensibile.
VARGAS 5,5: Dopo una prima frazione inguardabile si scuote e tira fuori un po’ d’orgoglio. Spaventa anche Buffon con un sinistro da fuori che finisce alto di poco e avvia l’azione da cui scaturisce la grande occasione sciupata da Matos.
GOMEZ 5: Che avesse le polveri bagnate lo si sapeva da tempo, ma l’occasione che gli capita sulla testa nella ripresa è fin troppo facile per uno come lui e l’errore non è giustificabile con lo stato di forma. Per il resto non la vede quasi mai. In settimana ha detto che bisogna avere pazienza e, per quello che ha passato, merita ancora un po’ di tempo.
Dal 31’ st MATOS 5,5: Vivacizza l’azione offensiva viola con movimenti
rapidi e intelligenti, ma quel gol divorato a tre metri da Buffon grida vendetta. Riesce a cogliere la traversa
con tutta la porta a disposizione. Peccato perché poteva essere il gol della sua definitiva consacrazione.
MONTELLA 5: Siamo sicuri che avesse preparato la partita in modo completamente diverso rispetto a quanto mostrato dalla Fiorentina nel primo tempo. Anche perché non è nella sua mentalità la rinuncia totale al gioco e la difesa a oltranza. Ma evidentemente è anche colpa sua perché alcune scelte iniziali si rivelano completamente sbagliate. Su tutte quella di puntare su Anderson che, in un centrocampo dove c’è Pizarro, finisce per squilibrare la squadra. I correttivi adottati nella ripresa, invece, funzionano eccome, ma è tardi per rimediare alla frittata. Purtroppo non è la prima volta che la Fiorentina regala il primo tempo agli avversari: è accaduto con l’Inter, la Lazio e adesso con la Juve. Per un totale di zero punti all’attivo.

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