La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Riccardo Fusi, ex patron della Btp costruzioni, e per altre sette persone accusate di aver causato il dissesto economico di tre società: la Alfieri, la Gr Partners e la Finmari, dichiarate fallite il 6 giugno 2012. Gli indagati sono per la gran parte componenti dei cda. Per questa vicenda, nel settembre scorso Fusi finì ai domiciliari. Fra i reati contestati nell’indagine c’è la bancarotta fraudolenta. I pm ipotizzano, fra l’altro, operazioni imprudenti con ”investimenti assolutamente sproporzionati rispetto ai mezzi finanziari” delle società e distrazioni di somme destinate allo stesso Fusi. Oltre a Fusi sono indagati i componenti dei cda Monica Manescalchi, Vincenzo Di Nardo, Riccardo Rosi, Giancarlo Cecchi, Vanni Bellincioni, Gennaro Chicherchia, e Mario Nencini, socio di alcune delle società finite nell’inchiesta. Fra le operazioni che, secondo l’accusa, hanno prodotto i dissesti, c’è l’acquisto, da parte della Alfieri, della Manifattura tabacchi di Corte Pulia a Lucca, ”con un esborso complessivo di 8.700.000 euro”. Contestate anche le distrazioni di 589mila euro destinati a Fusi e di oltre 2 milioni di euro destinati a Nencini, ‘distratti’ dalla Finmari ”quando la società versava in stato di insolvenza”.
Fonte Ansa