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Super Neto ferma il Napoli poi ci pensa Joaquin

admin
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NAPOLI              0
FIORENTINA  1
TABELLINO 
Napoli (4-2-3-1): Reina 6; Reveillere 6, Henrique 6,5, Albiol 5,5, Ghoulam 4; Inler 6, Jorginho 6,5; Callejon 6,5, Hamsik 6, Insigne 7 (75′ Mertens sv (85′ Pandev sv)​); Higuain 6 (80′ Behrami sv).
A disp.: Doblas, Colombo, Mesto, Fernandez, Britos, Dzemaili, Radosevic, Bariti, Zapata. All.: Benitez

Fiorentina (4-3-3): Neto ; Roncaglia  (72′ Vargas 6), Gonzalo Rodriguez , Savic, Pasqual  Bakic (46′ Ilicic ), Aquilani  Borja Valero ; Cuadrado , Gomez  (72′ Matri 5), Joaquin
joaquinA disp.: Rosati, Lupatelli, Tomovic, Diakitè, Compper, Vargas, Wolski, Mati Fernandez, Matos, Ambrosini“ All. Montella
LE PAGELLE DI TOMMASO BORGHINI
NETO 7,5: Al San Paolo si guadagna definitivamente l’appellativo di Super Neto. Higuain non si capacita di come sia potuto arrivare sul primo fendente scagliato verso la sua porta dall’argentino dopo una manciata di minuti. Ma il brasiliano si ripete prodigiosamente sulle conclusioni a ripetizione di altri giocatori azzurri e anche nelle uscite è praticamente perfetto. Davvero una prestazione super…lativa.
RONCAGLIA 6: Stavolta è lui il prescelto per turare la falla della mancanza di un terzino destro di ruolo. All’inizio va in affanno poi, con la Fiorentina in superiorità numerica, si tranquillizza e osa anche incursioni offensive che mettono in difficoltà il Napoli, sguarnito dalla sua parte.
Dal 25’ st VARGAS 6: Rileva Roncaglia, ma naturalmente gioca sulla fascia opposta. Il suo ingresso è un segnale di coraggio lanciato da Montella alla squadra. Un segnale che raccoglie i suoi frutti.
GONZALO RODRIGUEZ 6: Duella corpo a corpo con Higuain e non si tratta certo di un cliente facile. All’inizio soffre, compiendo anche un erroraccio di valutazione sul lungo rinvio di Reina che innesca l’argentino lanciato a rete (e deve ringraziare super Neto). Poi comincia a prendere le giuste misure al temibile dirimpettaio anche se rischia grosso su Insigne in avvio di ripresa, commettendo un fallo che gli costa il giallo. Nel finale, comunque, chiude a testa alta.
SAVIC 7: Gran partita segnata da una profonda sicurezza che non vacilla neppure nella fase iniziale di enorme pressione del Napoli. Il capolavoro, però, lo compie nella ripresa fermando con una chiusura monumentale Mertens lanciato verso la porta di Neto. Il migliore della difesa.
PASQUAL 6,5: Dalla sua parte, nella prima mezz’ora, c’è da soffrire e lui soffre maledettamente le incursioni di Callejon e Hamsik. L’espulsione di Ghoulam, però, gli concede tregua e così può dedicarsi a ciò che sa fare meglio ovvero la fase di spinta. E suo l’assist davvero intelligente che  Joaquin deve solo spingere in porta. Un’intuizione che vale più di mezzo gol.
BAKIC 6: Scelto a sorpresa da Montella per comporre il trio di centrocampo (anche perché Wolski non sta benissimo) sembra sorpreso anche lui e lì nel mezzo è un po’ a disagio. Poi si riscatta buttandosi nello spazio e costringendo Ghoulam al fallo da ultimo uomo. Un episodio che deciderà la partita.
Dal 1’ st ILICIC6+: Entra in una situazione ideale, ovvero con il Napoli in dieci. Trova subito la posizione giusta e dialoga bene con i compagni, mettendo pure lo zampino nell’azione del vantaggio. Peccato, però, per le ormai consuete imprecisioni in fase conclusiva.
AQUILANI 7: Al San Palo gioca la sua miglior gara da vice Pizarro. Ha meno rapidità mentale rispetto al cileno, ma ci mette molta più sostanza e, a conti fatti, la sua voglia di lottare risulta decisiva per la grande vittoria viola. E’ lui a mantenere gli equilibri necessari e a ribaltare il gioco con lanci millimetrici per gli esterni. Prova anche a segnare con un paio di conclusioni che, fossero entrate, lo avrebbero laureato di diritto come il migliore in campo.
BORJA VALERO 5,5: Conferma di attraversare un momento difficile sia sul piano fisico che psicologico. Anche con il Napoli in dieci non riesce a ritrovare quelle giocate tanto preziose per la manovra viola. Forse la lunga pausa dovuta alla squalifica non gli ha giovato e la speranza è che ritrovi presto il suo standard abituale perché alla Fiorentina occorre, come il pane, il miglior Borja Valero.
JOAQUIN 6,5: Nel primo tempo è l’ombra di se stesso, incapace di saltare l’uomo e di spingere sulla fascia. Poi, quasi d’incanto, si ritrova nella ripresa, cominciando a macinare gioco sulla fascia e sacrificandosi anche nella fase difensiva con buoni recuperi. Fino al gol decisivo che lo riscopre “matador” dopo una lunga astinenza dal gol. Al posto giusto nel momento giusto.
CUADRADO 6,5: Montella lo riavvicina alla porta dopo gli esperimenti da terzino e il colombiano torna ad azionare il turbo. Non subito, perché il Napoli parte con l’acceleratore a tavoletta e non è facile per i viola ripartire. Ma nella ripresa spacca la partita con le sue sgommate sulla fascia,  fiorando prima il gol con una bella conclusione volante e mettendo, poi, alle corde il Napoli nel finale tutto viola.
GOMEZ 6+: Vederlo a terra dolorante con il ginocchio fra le mani è un tuffo al cuore difficile da sopportare. Perché stava tornando il bomber micidiale che tutta Firenze aspetta da ormai tropi mesi e lo  aveva confermato anche a Napoli, nonostante gli scarsi rifornimenti ricevuti. L’azione da cui nasce l’espulsione di Ghoulam, per esempio, è per gran parte merito suo. Per non parlare del modo con cui riesce a proteggere la palla permettendo alla Fiorentina di respirare nei momenti di maggior difficoltà. Poi quel maledetto nuovo infortunio che tiene e terrà i tifosi viola col fiato sospeso fino al responso clinico delle prossime ore. Sperando che la sfortuna non si accanisca per l’ennesima volta su di lui e sulla squadra di Montella.
Dal 27’ st MATRI 5,5: I movimenti sono quelli giusti, ma davanti alla porta è un mezzo disastro e si divora almeno due palle gol clamorose. Fortunatamente trova la freddezza necessaria per gestire bene il pallone da cui si origina il gol viola. Altrimenti i suoi errori sarebbero diventati imperdonabili.
MONTELLA 6,5: Sceglie il 4-3-3 e opta, sorprendentemente, per il giovane Bakic in mezzo al campo. L’inizio dei viola è da brividi, con il Napoli debordante e vicinissimo al gol che avrebbe certamente cambiato il destino della notte napoletana. Poi, proprio il giovane Bakic,  guadagna l’espulsione che ribalta la gara e agevola i suoi piani tattici. Nell’intervallo trova il coraggio per inserire Ilicic e, col trascorrere dei minuti, a Fiorentina prende il coraggio necessario per compiere la grande impresa. Anche le altre mosse in corso d’opera agevolano il successo. Dunque merita gli applausi finali che, però, non cancellano il magone per il possibile nuovo grave infortunio di Mario Gomez.

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