Gli atti formali del vicesindaco di Firenze Dario Nardella potrebbero rischiare di non essere efficaci a causa della contemporanea carica di parlamentare e di componente della giunta comunale “con ampia facoltà di spesa”. A sostenerlo è il coordinatore regionale del sindacato Confsal Unsa Beni culturali Learco Nencetti, secondo il quale anche dopo l’ultima la delibera sulla decadenza di Matteo Renzi da sindaco di Firenze “le incompatibilità – dice il sindacalista in una nota riferendosi a Nardella – restano e sono attuali e non astratte; non risulta chiaro a che titolo l’on. Dario Nardella esercita il ruolo di vicesindaco e di sindaco pro-tempore, dato che firma le ordinanze del sindaco, rivestendo ancora il doppio incarico di parlamentare e di amministratore di ente locale“.
A poco, secondo Nencetti, sarebbe servita la “lettera di intenti alle dimissioni da parlamentare di Nardella: ad oggi è tutto cio’ che sappiamo, mentre occorrono dimissioni irrevocabili presentate alla presidenza della Camera”. Inoltre, aggiunge, “il vicesindaco Nardella ha sollecitato il Mibact al rispetto del Protocollo di intesa firmato il 13 gennaio 2011 dall’allora ministro Sandro Bondi e dall’ex sindaco Matteo Renzi per avere pronta-cassa la disponibilità dalla Soprintendenza Speciale al Polo museale di Firenze la bella cifra di almeno oltre due milioni e mezzo di euro”.
“Ecco quindi – conclude Nencetti – la necessita’, anche per correttezza verso i cittadini di Firenze, di sapere a che titolo e se è compatibile e quanto ci costa il doppio ruolo che attualmente sta rivestendo Nardella”. [Ansa]
Home MAGAZINE Gli atti firmati da Nardella in qualità di vicesindaco "incaricato" potrebbero essere...