Pochi giorni fa si è svolto nell’ Auditorium della Banca del Credito Cooperativo di Cambiano a Empoli ,il seminario giuridico dell’ A.D.G.I (associazione donne giuriste Italia)con la partecipazione di FI.DA.PA.,dal tema Violenza Violentiae Passi in direzione della Convenzione di Instanbul,lo strumento giuridico internazionale in materia di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne,firmata dall’Italia dal ministro Elsa Fornero nel settembre 2011.
Il pomeriggio di studio è stato aperto con i saluti della Presidente ADGI Stefania Corsini ,Sandra Boldrini Presidente FIDAPA,Ilaria Chiosi Presidente CPO ordine Avvocati di Firenze,e ha moderato con efficacia gli interventi del magistrato del Tribunale di Prato e vicepresidente ADGI,sez.Firenze,Jacqueline Monica Magi,dell’avv.Paola Citi,e di Maria Chernova psicologa e psicoterapeutica cattedratica Università di Mosca,la psicoterapeuta Anna Massi vicedirettrice della Scuola di Analisi Traslazionale di Pisa.
Un convegno, che si replicherà a Settembre per la FIDAPA a Montecatini, aperto con i casi pratici che coinvolgono le donne vittime di violenza, e illustrazione dei metodi per superarne gli ostacoli psicologici alla luce della Convenzione di Instabul ,quale valore internazionale ed europeo e i suoi passi verso l’attuazione, nonchè i recenti studi dal punto strettamente giuridico sulle vittime e le esperienze delle donne nelle case rifugio e l’inferno che queste attraversano prima di reinserirsi a pieno titolo nel sociale. Quello attuale è il momento della consapevolezza rispetto al problema ed ecco la nascita di un ulteriore contributo alla donna in un libro “Violentia Violentiae 2, abc 2 della violenza di genere” volto ad approfondire le tematiche sulle vittime di violenza scritto dalle quattro professioniste del settore intervenute alla conferenza.
La violenza alle donne è purtroppo un fenomeno che ha dati allarmanti visto che colpisce almeno 62 milioni di cittadine europee tra i 17 e 74 anni ha un costo intorno ai 223 miliardi di euro, e alla violenza fisica,sessuale,psicologica ,economica,stalking si è aggiunta oggi anche quella del mondo on-line che riguarda soprattutto le giovani donne che ricevono anche prima dei 17 anni intimidazioni e minacce.
“Sulla base di queste rilevazioni è necessario agire velocemente e in maniera concordata coinvolgendo le amministrazioni nazionali e l’Unione Europea” afferma la Magi “ ha avviato il processo di ratifica della convenzione di Instanbul .Non a caso in Francia nel gennaio scorso il parlamento ha approvato un progetto di legge sulla parità di genere proposto dal ministro per i Diritti delle Donne, Belkacem,passato al Senato già il settembre scorso con entrata in vigore,con ogni probabilità nei prossimi mesi.
È questo un testo normativo di cui si sta occupando anche la stampa internazionale perché potrebbe rappresentare finalmente un modello legislativo generale per essere replicato anche in altri paesi e sarebbe magnifico se ciò accadesse durante la presidenza italiana del semestre europeo.Infatti in Italia dopo la caduta del governo Letta,che aveva approvato la cosiddetta legge sul femminicidio fortemente criticata dai centri antiviolenza,il governo Renzi alle richieste delle associazioni e dei movimenti a favore delle donne di nominare un ministero per le Pari Opportunità,che alla nascita del suo governo non era stata ancora assegnato, ha fatto una scelta forte avocando a se’la delega del Ministero.
Una decisione,quella del Premier coraggiosa,in controtendenza rispetto al passato, con non pochi mal di pancia ,data l’elevata sensibilità sociale di un settore in cui oggi si chiedono scelte importanti e condivise per il futuro delle donne in Italia,in Europa,nel mondo.
Patrizia Scotto di Santolo