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Presentato il piano di sviluppo del sistema aeroportuale toscano: Pisa scalo internazionale, Firenze per l'Europa

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peretolaUna differenziazione tradotta anche nelle rotte: Cina, Nord America, New York e area extra Shenghen per Pisa, mentre Peretola dovra’ concentrarsi sulle connessioni point-to-point in Europa, ampliando il suo raggio verso Est.
Sulla carta per Peretola verrebbe rispettato il core business di city airport, mentre il Galilei continuerebbe ad avere una vocazione low-cost e per le rotte extra-Ue. Sul fronte della tempistica, il 3 giugno scadranno i termini per l’adesione all’Opa, fra luglio e ottobre si dovrebbe completare l’iter di integrazione fra i due scali per arrivare al completamento della procedura entro dicembre 2014.
Opa da chiudere il 3 giugno. Fra luglio e ottobre completamento dell’iter di integrazione fra i due scali per arrivare alla fusione entro dicembre 2014. Corporacion America svela le sue carte. Per l’acquisizione del 51% del pacchetto azionario di Adf e Sat (rispettivamente le societa’ controllanti degli aeroporti di Peretola-Firenze e di Pisa) Roberto Naldi, presidente italiano di Corporacion, ha presentato un piano strategico sullo sviluppo dei due scali toscani con alcune ipotesi di integrazione.
La mission del socio privato Eurnekian, se acquisira’ il controllo degli scali, cosi’ come emerge dal piano visionato dalla ‘Dire’, e’ di incrementare le
rotte intercontinentali del Galileo Galilei di Pisa (Usa, Estremo Oriente e Nord Africa), assicurandosi il mantenimento delle compagnie aeree che gia’ operano in questo hub, un master plan che contempli il raggiungimento dell’obiettivo di 11,5 milioni di passeggeri in Toscana, distribuiti fra i 4,5 di Adf e i 7,5 di Sat, l’ulteriore sviluppo di traffici turistici e la riappropriazione di quote di mercato attualmente smistate su Roma Fiumicino e su Bologna.
A riprova che il disegno di Corporacion America vuole inserirsi nell’ottica di uno sviluppo contestuale di Firenze e di Pisa, l’impegno e’ di conservare gli attuali livelli occupazionali in entrambi gli hub. Per Pisa, anzi, ci sara’ un
ampliamento dell’area commerciale di circa 1.000 mq proseguendo
la linea espositiva dei prodotti toscani. “Pisa rimane il principale accesso alla Toscana”, si legge nel piano del socio argentino. Il target da centrare per il Galilei e’ quello di salire dagli attuali 4,5 ai 5,6 milioni di passeggeri nel 2020,
toccando i 7,5 nel 2028, mentre per l’Amerigo Vespucci la progressione sara’ dai 2 del 2014 ai 3,1 milioni del 2020 fino a raggiungere i 4,5 milioni nel 2030

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