Quarto posto assicurato e con questo anche l’ingresso alla Europa League senza passare dai preliminari. Un successo che non è mai stato in dubbio. Al limite se non ci fosse stato lo scatto di Cuadrado su perfetto assist di Pepito Rossi si poteva andare alla divisione dei punti perché la squadra di Spinelli non ha mai impensierito Rossetti. Da parte dei viola c’è da mettere in conto una parata del portiere livornese su tiro, sempre di Cuadrado all’inizio dell’incontro e una traversa di Vargas.
La Fiorentina batte così il Livorno 1-0 assicurandosi il 4/o posto in classifica. Per gli amaranto invece la sconfitta di oggi equivale, a una giornata dalla fine del campionato di A, alla retrocessione in serie B. Il Livorno è infatti a 25 punti, dietro a Catania e Bologna, a 29, a loro volta retrocesse: le tre squadre non possono più raggiungere nè il Chievo (33) nè il Sassuolo (34).
Le Pagelle di Tommaso Borghini
ROSATI 6: Una sola vera parata, nella ripresa, su conclusione maligna di Emerson. Se la cava bene, per il resto fa vacanze al mare anticipate.
RONCAGLIA 6: Non giocava titolare dal 29 marzo e un po’ di ruggine se la porta dietro. Comunque non commette errori e tanto basta per frenare i pochi attacchi del Livorno.
GONZALO RODRIGUEZ 6-: Qualche leggerezza la commette anche contro il Livorno. Diciamo che il suo finale di stagione non è stato luccicante.
SAVIC 6,5: Duella fisicamente con Belfodil ed esce quasi sempre vincitore. Ci mette anche la giusta cattiveria, senza mai incorrere nel fallo violento.
VARGAS 6: Per lunghi tratti della gara sta un po’ troppo sulle sue. Nella ripresa ascolta Montela che gli dice di stare più alto e crea grattacapi alla difesa amaranto, colpendo anche la traversa con un traversone.
AMBROSINI 6-: L’impressione è che giochi col freno a mano un po’ tirato. Di certo non mette in campo il suo proverbiale agonismo, limitandosi al compitino.
AQUILANI 6: Malucci nella prima parte da regista, molto meglio nella seconda quando cede la bacchetta a Pizarro e torna a fare la mezzala, il suo ruolo ideale. Borja (quello del Livorno) cerca di portargli via una caviglia con un fallaccio nel finale, fortunatamente sembra che il colpo sia stato assorbito.
BORJA VALERO 5,5: La sua prestazione dell’Ardenza non passerà certo alla storia, così come non lo farà il suo finale di campionato altalenante. Forse ha giocato troppo e comincia ad accusare la fatica fisica e mentale. Dal 42’ st MATI FERNANDEZ s.v.
ILICIC 5: Sembra non essersi ancora ripreso dall’errore di Roma in Coppa Italia. Gli manca il coraggio di tentare la giocata rischiosa, il passo poi è sintonizzato sulle frequenze di “andamento lento”. Dal 12’ st ROSSI 6,5: Entra e cambia la partita con un assist magico per Cuadrado. Sembra recuperato a tutti gli effetti, visto che non teme i contrasti, neppure quelli degli arcigni livornesi.
MATOS 5: Passano le partite, ma per lui non cambiano le cose: inappuntabile sotto l’aspetto dell’impegno, praticamente nullo in fase conclusiva. Dal 1’ st PIZARRO 6,5: Con lui in campo è tutta un’altra musica. Inietta fosforo in dosi massicce nella spenta Fiorentina del primo tempo, rivitalizzandola. E il gioco torna a scorrere, forse un po’ lento, ma efficace. Pensarci bene prima di non rinnovargli il contratto.
CUADRADO 7: Ormai segna anche con continuità e l’ultimo step verso una carriera da top player è stato compiuto. Nel primo tempo è l’unico a provarci con convinzione. Nella ripresa, con Rossi accanto, diventa micidiale e sigla la rete decisiva proprio su assist di Pepito. Il primo tiro lo sbaglia, il secondo non può fallirlo e il gol pesa come un macigno perché mette in cassaforte il quarto posto. Ora si dirà che l’unico modo per rinforzare la Fiorentina è la sua cessione, ma siamo sicuri che si possa davvero trovare un sostituto di un giocatore così?
MONTELLA 6,5: La settimana delle polemiche la chiude con la vittoria che sigilla il quarto posto e a guardare tutte le peripezie passate in stagione il risultato appare brillante. Trattasi del secondo quarto posto consecutivo, mettendosi alle spalle Milan e Inter, cosa che non è poi così facile anche in annate nere per le milanesi. Anche perché non ha mai potuto usufruire di Gomez e ha avuto Rossi solo a singhiozzo. Per di più, rispetto a dodici mesi fa, ha anche affrontato con buoni risultati l’Europa League e portato la Fiorentina a un passo dalla Coppa Italia. Adesso chiede alla società di rafforzare la squadra, senza cedere i migliori. Su una cosa ha ragione di sicuro: la Fiorentina è a un bivio, se vuole crescere servono investimenti massicci, altrimenti lo scudetto resterà il quarto posto.