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Sgominata banda di romeni con 19 arresti. Rubavano in Italia e rivendevano la merce in Romania ( Il video)

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Da sin: maggiore Carmine Rosciano, il Pm Paolo Canessa il comandante Andrea Taurelli Salimbeni
Da sinistra:il maggiore Carmine Rosciano, al centro il Pm Paolo Canessa e il comandante provinciale  Andrea Taurelli Salimbeni

Rubavano in Italia per esportare la merce in Romania per poi rivenderla a mercato nero. Ma anche su internet. L’intervento dei Carabinieri dopo una lunga serie di indagini partite nell’ottobre 2013 partita dal controllo su una vettura fermata con i due occupanti che all’alt si erano dati alla fuga ha fermato l’attività delittuosa della banda guidata da un venticinquenne rumeno.

E’ iniziata, così,  alle prime ore della mattina l’operazione del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Firenze che ha portato a ben 13 misure di custodia cautelare, di cui sette in carcere e il resto (6 ) ai domiciliari. Altre sei persone sono indagate ma attualmente si trovano in Romania e quindi sono state iniziate le pratiche del mandato di arresto europeo.

 L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip David Monti nell’ambito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Paolo Canessa per l’accusa di “associazione per delinquere  finalizzata in furti presso aziende , studi professionali, con ricettazione” . Nel corso delle perquisizioni, i carabinieri hanno recuperato numerosi oggetti, tra cui orologi, rotoli di pellame rubati in una stabilimento tra l’altro sotto sequestro, e utensili da lavoro. “I furti messi a segno – ha evidenziato il pm Paolo Canessa, titolare delle indagini – sono frutto di un’attività di una organizzazione sofisticata, ben strutturata, in cui sono evidenziati  ruoli ben definiti. Non solo abbiamo trovato congegni sofisticati  come  un dispositivo elettronico capace di mandare in tilt le slot machine per scaricare  il denaro che si trovava  all’interno della slot”

Da una prima analisi sarebbero in tutto una quindicina i colpi messi a segno dalla banda  tutta composta da cittadini romeni, con incarichi e ruoli ben precisi assegnati ad ognuno dei membri come per quelli incaricati di fare la ricognizione o per quelli che si dovevano occupare di trasferire in Romania la merce rubata. Oltre a studi professionali e agenzie di assicurazione gli obiettivi del gruppo erano aziende come rivendite di attrezzature per l’agricoltura e l’edilizia e depositi di pellame. Tanto i vero che i membri di questa banda in gran parte svolgevano di giorno un normale lavoro, mentre di notte si “dedicavano” ai furti.

La banda faceva capo ad un venticinquenne romeno. L’uomo, secondo quanto spiegato dal comandante provinciale dei Carabinieri Andrea Taurelli Salimbeni, coordinava le attività dei componenti del gruppo “assicurando asssistenza legale e al mantenimento delle famiglie in caso di arresto”. Nell’inchiesta, partita nell’ottobre 2013, risultano indagate altre sei persone, localizzate in Romania e nei confronti delle quali sara’ chiesta l’emissione del mandato di arresto europeo. I reati contestati a tutti i componenti del gruppo sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in aziende, attivita’ commerciali e studi professionali, e ricettazione.
“Di giorno gli arrestati svolgevano lavori regolari – ricorda il Pm Paolo Canessa –  la notte, formavano batterie di ladri che commettevano furti in tutta la provincia di Firenze. Complessivamente sono accusati di 15 colpi, messi a segno in agenzie assicurative, ditte edili, strutture commerciali e aziende agricole. La merce rubata veniva nascosta in un laboratorio di pasticceria a Sesto Fiorentino (Firenze), il cui titolare e’ stato arrestato, e poi portata in Romania dove veniva rivenduta al mercato nero o su vari siti di vendita online.
 

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