Piazza Santissima Annunziata stracolma per il comizio di Beppe Grillo. Dal palco lancia la questione morale di Berlinguer

Accanto al comico si è presentato il parlamentare fiorentino M5S Alfonso Bonafede e la candidata a sindaco grillina nel capoluogo toscano Miriam Amato. “E’ stato un evento importantissimo della campagna elettorale”, ha sottolineato Bonafede.
E’ stata  l’unica data toscana del comico e per questo, ha detto  Bonafede, “sono arrivati  pullmann dai meet up delle altre città della regione per garantire a chiunque la possibilità di prendere parte all’evento”. Evento che, con varie iniziative preliminari (proiezioni di video, stand, musica e altro) è iniziato alle  18,30; il comizio vero e proprio, però, è partito alle 20,30, quando hanno parlato  vari candidati alle amministrative e alle europee del Movimento.Quindi è stata la volta dei  parlamentari Bonafede e Alessandro Di Battista. che hanno ottenuto un buon consenso di applausi e in alcuni caso di tifo da stadio. , e poi , puntuale alle 21,30 è arrivato Beppe Grillo.
 A Firenze “andremo sicuramente al ballottaggio” Ha detto Bonafede.  “Renzi è andato e va avanti a suon di promesse e annunci di scadenze per realizzarle – ha aggiunto – poi le scadenze arrivano, lui non le ha rispettate, e allora rilancia con nuove promesse. La prova di questo sistema sono i famosi 100 punti in 100 giorni, il programma con cui fu eletto a Firenze: non solo non li ha realizzati in 100 giorni, ma nemmeno in 5 anni. Il movimento 5 Stelle vuole dire basta a tutto questo. Nardella non fa che ripercorrere questo schema”
Bisogna “indignarsi, nel momento in cui a Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva, un presidente del Consiglio di centro-sinistra sta dando le chiavi della giustizia italiana”. ha continuato Alfonso Bonafede. “Andate a vedere da chi è formato il ministero della Giustizia – ha aggiunto – e vedrete il sottosegretario Ferri nominato da Berlusconi nel Governo Letta. A cui lo stesso Letta aveva chiesto le dimissioni quando Berlusconi è passato all’opposizione. Matteo Renzi invece lo ha confermato. Andate a vedere chi è il viceministro della Giustizia, il deputato Costa, nominato da Berlusconi capogruppo in commissione giustizia in questa legislatura. Io pensavo che dopo la Cancellieri sinceramente non potesse esserci qualcosa di peggio in tema di giustizia. Devo dire che di peggio c’è il silenzio assordante di questi due mesi. Da quando Renzi è diventato presidente del Consiglio in Italia – ha concluso – non si parla più di giustizia e questo è un segnale di allarme molto grave”. Al termine la piazza si è scaldata come ad un gol di Pepito Rossi con cori e canti . Due parole anche da parte della candidata M5S a Palazzo Vecchio , Miriam Amato: “Cosa  diciamo a Dario Nardella?” ha chiesto rivolta al pubblico alla folla. “Vogliamo mandarli a casa?” ha insistito Amato. Un coro di  “Sìììììììììììì”.
Da parte sua il leader del Movimento 5 Stelle ha subito attaccato sul fronte dell’informazione, partendo dalla Rai. “I giornali dicono che sono cattivo, per impaurire gli anziani. Ma noi andremo a governare questo paese. Siamo la visione di un altro mondo. Non è il Pil, non è il ricatto del lavoro. Sanno che nel primo giorno tutta questa informazione crollerà. Se grido, spavento qualche pensionato, ma è un grido straordinario. Questo non è un comizio, ci lega un affetto diverso”. E ancora  “ Io ero all’apice della carriera, l’ho buttata alle ortiche per stare con voi. Io non mi presenterò mai come leader. Io sto solo a controllare che non ci siano iscritti alla massoneria e altre quattro o cinque cazzate e basta. Nel movimento non ci sono leader”. Poi ha aggiunto a proposito della sinistra: “Dopo Berlinguer non c’è più nulla, nel Pd non sono figli di operai ma di massoni”. “Il Movimento Cinque Stelle è l’unico che ha portato avanti la questione morale di Berlinguer”.

Fonte Ansa