Cristina Scaletti, candidata a sindaco ha scritto ai colleghi delle altre liste perché quanto avvenuto nell’inserimento di consiglieri e addirittura un amministratore unico nelle partecipate ha scritto agli altri candidati tenendo fuori chiaramente Dario Nardella.
Cari Miriam, Laura, Tommaso, Paolo, Gianna, Marco, Achille e Armando,
immagino che la notizia delle nomine nelle aziende partecipate dal Comune, fatte dal vicensindaco a quattro giorni dal voto abbia indignato tanto me quanto voi. Come di certo indigna chiunque ritenga di agire nell’ottica di una politica nuova e in nome dell’esclusivo interesse dei cittadini.
Piazzare, come ha fatto Nardella, Lorenzo Petretto e Biancamaria Giocoli nel consiglio d’amministrazione della Mercafir e attribuire a Simone Tani il ruolo di amministratore unico della SAS con il consiglio comunale chiuso e privo, quindi, delle sue funzioni istituzionali di controllo, ha il sapore di un vero e proprio colpo di mano che impedisce qualsiasi verifica sul merito della vicenda.
Ad ogni modo, sia che si guardi al merito che al metodo di queste nomine, è inaccettabile e appare inconcepibile che venga nominato, o spostato da una partecipata a un’altra, il figlio di un assessore in carica (Petretto, appunto) dotato, per di più, della delega alle partecipate comunali. Così come appare figlia della peggior logica partitocratica la nomina, in piena campagna elettorale, di un ex consigliere comunale della minoranza, la Giocoli, appena uscita da Forza Italia per entrare in una nuova lista civica a sostegno ovviamente del reggente e candidato sindaco Nardella.
Care amiche e cari amici candidati, ancora una volta assistiamo a un’operazione della peggiore politica dove prevalgono logiche partitiche e familistiche. E sono certa che concorderete che in questo contesto il buon funzionamento delle aziende pubbliche è del tutto passato in secondo piano.
Come più d’uno fra voi, anch’io ho più volte denunciato – profondamente irritata da metodi già utilizzati in passato e che tendono a riproporsi – certe pratiche che rischiamo di far diventare pericolosa abitudine. Ma la sola denuncia oggi non basta più.
Ho sempre creduto nella necessità di dare il buon esempio, di essere propositiva prima ancora di puntare il dito. Sono dunque a chiedervi di stilare e sottoscrivere insieme una sorta di Codice Etico, con cui ci impegniamo, da eletti, ad amministrare la città nell’interesse unico dei cittadini. Una carta di intenti in cui si dica che faremo le nomine in base all’unico criterio della competenza e in totale trasparenza.
Finita la campagna elettorale, possiamo vederci sabato mattina e stilare poche ma impegnative regole di comportamento.
Sarebbe da parte nostra davvero un bel regalo alla città.
Home Scatti d'Autore Intervento di Cristina Scaletti "Dopo le scandalose nomine nelle partecipate necessario...