“Giuseppe Rossi sta abbastanza bene fisicamente, ma non sta a me dire se sarà o meno fra i 23 convocati per il Mondiale in Brasile. La decisione spetta solo a Prandelli. Lo seguiremo giorno per giorno per vedere come risponde alle sollecitazioni di questa fase di ritiro in cui si lavora molto dal punto di vista fisico”.
Così il dottore della Nazionale, il professor Enrico Castellacci, direttamente dalla sala stampa del Centro Tecnico di Coverciano.
Il medico azzurro confessa che Pepito è molto importante per la Nazionale, ma non si sbilancia troppo: “Posso dire che da tempo lo stiamo seguendo e che ci siamo informati a lungo sulle sue condizioni, sia con i medici della Fiorentina che con gli specialisti che lo hanno seguito negli Usa. L’idea di poter utilizzare un giocatore così importante per i prossimi Mondiali ci ha subito portati ad avere notizie più complete possibili sul suo recupero. Adesso, avendo giocato già con la Fiorentina, si tratta soltanto di una questione fisica perché clinicamente è guarito”.
Interessante la chiacchierata con Castellacci anche sotto altri profili, vedi l’argomento Brasile, un paese che nasconde molte insidie per i giocatori che andranno al Mondiale: “E’ chiaro che in Brasile ci sono condizioni climatiche particolari, soprattutto in alcune zone. Per questo qui a Coverciano abbiamo fatto allestire una casetta in legno nella quale, a turno, vanno i giocatori per alcuni minuti. Lì sono ricreate le condizioni di temperatura e umidità che ci aspettiamo in Brasile e vengono monitorati i calciatori sia all’ingresso che all’uscita, dopo aver svolto attività fisica all’interno. Tutto ciò ci serve per capire le loro esigenze e come si possa reintegrare al meglio i tanti Sali minerali che vanno persi. L’alimentazione sarà fondamentale, serviranno cibi leggeri, tanta verdura e tanta frutta”.
E c’è anche un alto problema che la Nazionale sta risolvendo, lasciando liberi i giocatori di decidere se sottoporsi o meno a determinati trattamenti medici: “In Brasile ci sono le insidie della malaria, del dengue e della febbre gialla. Tutte sono trasmesse dalle zanzare, dunque ci sarà massima attenzione nella protezione del corpo per evitare di incorrere in questo problema. Chi vuole, poi, può sottoporsi a vaccinazione. La decisione è stata presa dai ragazzi singolarmente, in contatto con i medici delle loro società. Ma solo per la febbre gialla, perché per la malaria occorre svolgere una profilassi che continua a che nel periodo di soggiorno mentre per il Dengue non esiste un vaccino. Però, ci tengo a sottolinearlo, che i rischi non sono così elevati, inoltre si tratta di malattie virali che si possono curare tranquillamente, se prese per tempo”.
Insomma, oltre che dagli avversari di turno gli azzurri dovranno guardarsi anche da questi piccoli insetti che possono anche creare grandi fastidi.
Home FASHION&STYLE Castellacci: "Rossi clinicamente è guarito. E' solo una questione fisica. Deciderà Prandelli"