Ritorna ‘Tutto Dante’ con Roberto Benigni. Da stasera, fino al 6 agosto, si riprende da dove si era interotto. Precisamente nel 2006, quando Benigni spopolò a Firenze e in tutto il mondo. Sempre sold out, con cento repliche e seicentomila spettatori in 50 città differenti. Ancora Inferno, canti dall’undicesimo al ventiduesimo. Un must Dante per la civiltà contadina toscana; fin da piccoli, le cantiche erano ascoltate la sera a veglia sull’aia, gli anziani le tramandavano oralmente, come gli aedi dell’antica Grecia. sentiva ed imparava a memoria, nei campi, nei bar, nei circoli delle colline pratesi. Il 20 luglio si parte con l’XI canto, poi ogni giorno successivo (tranne il 25, 26, 29 luglio) i canti per arrivare al XXII. Una serie di lectio magistralis per non scordare da dove veniamo. E dove potremmo andare. Bolgie, diavoli e gironi ci aspettano, il fuoco è già alto, il grande caminetto acceso. Non mancheranno passaggi di tono, tra il sacro dantesco e il profano di qualche battutaccia alla quale Benigni ci ha abituato. Godibile, soprattutto perché Benigni strappa Santa Croce al degrado, allo spaccio, ai beceri turisti ubriachi.