“Auguri a Firenze e ai fiorentini ma colpisce la non attribuzione di una delega specifica alla cultura, elemento fondamentale per il rilancio di Firenze e chiaro sintomo di una prima difficoltà politica. Riservandomi valutazioni più approfondite vedendola all’opera, a primo impatto, la fotografia della nuova Giunta non sempre registra una stretta attinenza tra competenze e deleghe attribuite”.
È il commento di Cristina Scaletti sulla formazione della nuova Giunta del Comune di Firenze.
“Dando poi per scontato che i quattro nuovi consiglieri del Sindaco offrano una consulenza gratuita a Firenze per non far lievitare gli assessori a quattordici, non nego qualche perplessità – prosegue Scaletti –. Tra questi super consiglieri troviamo Fabrizio Landi, appena nominato da Renzi in Finmeccanica, più esperto di prodotti biomedicali che di economia, o figure come Stefano Boeri da Milano: ma davvero a Firenze non c’era nessuno che potesse occuparsi di cultura e grandi eventi in Giunta o a fianco del Sindaco? E Nicoletta Mantovani da Bologna, per tornare agli assessori: davvero non aveva eguali in città per occuparsi delle relazioni internazionali? Davvero Firenze non aveva nomi spendibili per questi ruoli?” ha concluso Cristina Scaletti