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Altra tegola sulla tramvia. Arrestato il presidente della società subentrata a Impresa Spa

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TramviaUna cosa è certa. Le linee della tramvia a Firenze non portano certamente bene. Sono state al centro dell’attenzione fin dalla prima stesura del piano della giunta Primicerio per proseguire con una serie di traversie, tutte legate ai soldi e alle beghe giudiziarie.  Leggi fallimenti o difficoltà economiche di Btp e Impresa.
L’ultima di queste è l’arresto di  Alessandro Mazzi coinvolto nello scandalo di Venezia che il 30 ottobre 2013 ha vinto la gara per l’acquisizione del ramo di azienda “Tram di Firenze” dalla società Impresa spa che aveva rilevato il tutto da Btp di Fusi e Bartolomei.
La società di Mazzi,la Grandi Lavori Fincosit, era stata scelta dal  commissario straordinario Daniela Saitta fra le 4 aziende che avevano presentato offerte.
Una bega per il neo assessore Giorgetti che ha dimostrato chiarezza  di intenti e preso tempo perché “vuole documentarsi prima di rilasciare dichiarazioni o giudizi”. Un buon inizio per un neo assessore che ha anche affermato di voler “incontrare i cittadini”.
Non usa mezzi termini, Mario Razzanelli  che chiede  di fermare tutto a seguito della notizia dell’arresto di Alessandro Mazzi titolare della ditta incaricata dei lavori per la tramvia (linea2).
Scrive Razzanelli : “E’ un fatto gravissimo che Alessandro Mazzi, il numero uno della Grandi Lavori Fincosit  l’azienda costruttrice della tramvia a Firenze, sia implicato in uno scandalo di tangenti e sia stato arrestato insieme ad altre 34 persone”.
Corruzione, concussione e riciclaggio le ipotesi di reato contestate dagli inquirenti in un giro di mazzette ad ampio raggio per aggiudicarsi i lavori del Mose veneziano.
“Mazzi- ricorda Razzanelli-  acquistò il 30.10.2013 il ramo d’azienda “Tram Firenze” concessionaria del project in seguito al fallimento di  “Impresa Spa” di Raffaele Roiola. Una partecipazione del 13, 9% di azioni  per un valore di 92 milioni di euro.
Non si può fare finta di niente – continua Razzanelli – o dire anche stavolta che le responsabilità sono individuali e che nel frattempo i cantieri devono proseguire.  Esiste il sospetto che prima di tutto contassero gli interessi economici in ballo e che i rapporti tra impresa e politica andassero sorvegliati a maggior ragione in caso di Grandi Opere.”
“Se ci sono state  irregolarità anche qui vanno accertate  subito prima di iniziare i lavori.  Stavolta – conclude Razzanelli –  mi auguro che il sindaco Dario Nardella si decida a fermare i lavori e a fare chiarezza una volta per tutte”

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