Con una maggioranza divisa, e non autosufficiente, a cui ha fatto da ‘sponda’ una parte delle opposizioni, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato l’integrazione al Pit per il parco agricolo della Piana fiorentina, che contiene al suo interno anche il potenziamento dell’aeroporto di Peretola con la nuova pista. “Dopo 40 anni facciamo un salto di qualità, mettiamo insieme i nostri aeroporti per competere con Milano, Bologna e gli altri scali”, ha detto il presidente Enrico Rossi.
E’ arrivato così il disco verde definitivo alla costruzione della nuova pista aeroportuale di Peretola. Il consiglio regionale ha infatti approvato il Pit, il piano territoriale della Piana fiorentina, che prevede a livello urbanistico la costruzione della nuova pista, che sarà di 2mila metri (bocciato l’emendamento di Forza Italia che invece ne prevedeva 2400).
I voti a favore sono stati 31 su 41 votanti (diversi consiglieri sono usciti dall’aula al momento del voto), i contrari 6 e gli astenuti 4. Il Pit è passato grazie al voto dei consiglieri dell’opposizione dei gruppi dell’Udc (Marco Carraresi e Giuseppe Del Carlo) e di Più Toscana (Gian Luca Lazzeri e Antonio Vianna Gambetta) e di Fratelli d’Italia (Paolo Marcheschi).
Il Pit, uno dei punti salienti del programma voluto espressamente dal presidente Enrico Rossi,che adesso deve avere il parere favorevole dall’enac che ha espresso un parere favorevole ai 2.400 metri di lunghezza. Una scelta più tecnica in quanto con i 2.400 metri gli aerei decollano con minore potenza, minore consume e minore inquinamento acustico.
Hanno detto no al Pit l’ex sindaco di Prato Fabrizio Mattei e Vanessa Boretti del Pd, Rudy Russo (pratese) e Maria Luisa Chincarini (pisana) del Centro democratico. Ha invece approvato il Pit il pisano Pier Paolo Tognocchi, a suo tempo contrario alla vendita da parte della Regione delle proprie quote del Galilei agli argentini .