di Tommaso Borghini
Pochi sorrisi, tanto lavoro. E’ questo il motto del Vincenzo Montella versione terzo anno in viola. Il tecnico traccia un bilancio di fine ritiro, spiegando il perché del suo presunto stato d’animo non “raggiante”, almeno a prima vista: “Io rido poco perché siamo qui per lavorare, ma rido poco anche perché ho un problema al dente (scherza, ndr). Il presidente Della Valle ci ha detto che vuole fare una bella squadra. Il nostro compito, al di là di chi arriverà, è quello di dare il massimo di noi stessi, forse anche di più per raggiungere gli obiettivi”.
L’ultima amichevole contro i greci del Kalloni ha regalato qualche spunto positivo, soprattutto gaurdando ai giovani: “Abbiamo giocato bene, ma dobbiamo migliorare e velocizzare alcuni movimenti offensivi. I ragazzi hanno provato a mettere in pratica quanto provato in questi giorni. Il bilancio del ritiro è estremamente positivo, i giovani ci hanno portato energia e rispetto all’anno scorso tutto è andato meglio, ho visto la squadra più concentrata. I giovani attaccanti hanno destato un’ottima impressione e possono essere importanti. Si vede che hanno un campionato importante come quello di B alle spalle”.
Capitolo Giuseppe Rossi, Montella chiarisce che non ha alcuna fretta di impiegarlo: “Non ho avuto la tentazione di metterlo in amichevole, il suo percorso deve essere razionale perché io voglio averlo pronto per il 30 agosto, non prima. In Sudamerica avrà modo di giocare, almeno qualche spezzone di partita”.
Poi si parla del caso Cuadrado, anche se è solo un accenno: “Se ho sentito Cuadrado? No, o meglio ci siamo detti cose che non si possono dire pubblicamente. Il 3-5-2 l’ho provato non in funzione del rientro di Cuadrado, anche se ammetto che lui sarebbe perfetto per quel ruolo. L’ho proposto perché abbiamo tanti difensori e tanti attaccanti”.
Sull’obiettivo stagionale, la forbice è piuttosto larga: “Lo ha detto il presidente: non si può lottare per lo scudetto e sulla carta abbiamo 4-5 squadre davanti. Per fortuna la carta non vale sempre, lo abbiamo dimostrato negli anni scorsi”.
A proposito di nuovi arrivi, ecco il giudizio su Brillante e Octavio: “Brillante è molto più pronto fisicamente, è una sorpresa positiva. Octavio è ancora un po’ indietro, un po’ come quando arrivò Wolski, bisogna lavorarci”.
Infine si parla della prossima tournee in Sudamerica: “Andremo in 26, sono queste le nostre possibilità. Dunque sarà fatta un bella scrematura”.
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