Iniziamo questa volta con la pagella di Montella perché è la sintesi di quello che è successo a Torino dove una Fiorentina ancora troppo noiosa e mai pronta ad inserimenti in verticolare. E’ arrivato il pareggio grazie ai due giovani della rosa, Bernardeschi e Babacar.
Le pagelle di Tommaso Borghini
MONTELLA 6: La premessa delle assenze è doverosa perché nessun tecnico di serie A è costretto a rinunciare a tre tenori del calibro di Rossi, Gomez e Cuadrado contemporaneamente. In più gli mancano anche alcuni dei sostituti naturali. Ma restano i dubbi su alcune scelte, come quella di puntare sempre su un Ilicic inguardabile, lasciando a lungo in panchina il gioiellino Bernardeschi. O quella di lasciare Aquilani in panchina per l’enigmatico Badelj.
NETO 6,5: Il Torino si sveglia tardi, ma quando lo fa è pericoloso con Quagliarella che lo costringe a un intervento importante nel primo tempo. Poi l’ex juventino colpisce, trovando il pertugio fra le gambe di due difensori viola e per lui c’è poco da fare. Prezioso nel finale con un’uscita che evita il raddoppio granata.
RICHARDS 6,5: Buon esordio dal primo minuto per l’inglese che si fa rispettare su tutti i palloni, mostrando un ottimo tempismo negli interventi difensivi. Da rivedere la fase di spinta, magari quando la condizione fisica sarà ulteriormente migliorata. Dal 33’ st BERNARDESCHI 6,5: Stavolta gli bastano pochi minuti per essere decisivo. Semplicemente geniale la palla filtrante che mette Babacar davanti al portiere e che vale il pareggio viola.
GONZALO RODRIGUEZ 5,5: In ritardo nella chiusura su Quagliarella in occasione del gol del provvisorio vantaggio del Toro. Anche in altre circostanze si lascia saltare con inconsueta facilità. Stavolta non riesce a dare sicurezza al reparto.
SAVIC 6: Tiene il campo un po’ a fatica, forse stanco dal super impiego che ne fa il calciatore viola più utilizzato da Montella in questo avvio di stagione. E’ più macchinoso del solito, ma alcune sue chiusure sono importanti per evitare ai viola di subire pericolosi contropiede. Chiude eroicamente con il naso sanguinante per una terribile pallonata al volto.
PASQUAL 5: In Nazionale gli era bastato toccare un pallone per trasformarlo in un cross perfetto per il gol di Bonucci. In maglia viola non riesce più ad azzeccare un traversone, tanto che i suoi fendenti risultano sempre o troppo corti o troppo lunghi. Anche in fase difensiva convince pochissimo. Deve ritrovare convinzione nei suoi mezzi.
KURTIC 6: Col suo passo flemmatico macina chilometri e palloni in tutte le posizioni del campo. Però non è sempre preciso e talvolta appesantisce la manovra viola. Risulta comunque prezioso per il contributo che dà anche giocando l’ultima porzione di gara da terzino destro.
BADELJ 4,5: Giocatore enigmatico che rischia di diventare l’oggetto misterioso dell’ultimo mercato viola. Dovrebbe fare il regista, ma non sembra avere piedi sufficientemente sensibili per rivestire un ruolo così importante nell’economia viola. Per di più difende poco e male, denotando pure limiti nella copertura del campo. Dal 17’ st PIZARRO 6: Con lui in campo la Fiorentina riprende a giocare. E non è certo un caso.
BORJA VALERO 5: Una sola cosa geniale, il servizio per Babacar da cui nasce la migliore occasione viola del primo tempo. Poi tanti palloni persi e una incredibile (per uno del suo tasso tecnico) difficoltà ad addomesticare la palla. Difficile darsi una spiegazione per una così evidente involuzione.
Dal 22’ st AQUILANI 6: Con un Borja Valero così giù di forma appare un delitto tenerlo in panchina per far posto allo spagnolo.
MATI FERNANDEZ 6,5: Primo tempo da maratoneta con i piedi buoni. Lo trovi dappertutto e fa sempre la cosa giusta al momento giusto. Poi, nella ripresa, cala un po’, ma per tenere certi ritmi per 90’ occorrerebbero due polmoni di scorta.
ILICIC 4,5: Ormai lo si aspetta da oltre un anno, ma del giocatore di Palermo, pagato la bellezza di 9 milioni, non c’è traccia. Alla luce della deprimente prestazione di Torino è lecito farsi questa domanda: m,a esiste ancora quel giocatore o è soltanto un pallido ricordo del passato?
BABACAR 7: Ha l’argento vivo addosso, anche se spreca due buone occasioni nel primo tempo, calciando addosso a Gillet. Si riscatta nella ripresa con un gol di personalità, con dribbling sul portiere e appoggio in rete. La palla di Bernardeschi (che conosce benissimo) è un invito a nozze e lui non se lo fa sfuggire, salvando la Fiorentina da una sconfitta che avrebbe ufficializzato la crisi.