«Intervengo a titolo personale per esprimere una convinzione che ho maturato in questi anni, e cioè che è inutile continuare a pestare nel mortaio di un’autostrada fantasma. I cittadini toscani hanno diritto a un collegamento veloce fra la costa e Roma ma non lo avranno se continuiamo a insistere per ottenere qualcosa che non si è riusciti ad avere in 60 e passa anni, malgrado le diverse configurazioni societarie della Sat, i diversi governi e le amministrazioni locali che si sono succeduti».
«Negli ultimi anni abbiamo visto prima una ipotesi di autostrada per un costo di oltre 3 miliardi di euro che garantiva il lotto zero col superamento del Romito a Livorno e il collegamento tra il porto di Piombino e l’autostrada. Poi tutto ciò è decaduto, lo Stato ha ritirato il suo contributo di oltre un miliardo e il percorso autostradale è cambiato per l’ennesima volta per sposare un tracciato aderente a quello dell’Aurelia, ipotesi a sua volta rimessa in discussione. Fatto sta che nel corso di mezzo secolo e più l’autostrada non è stata realizzata».
«Ora: io non conosco bene l’attuale compagine proprietaria della Sat, la società concessionaria, la cui maggioranza era stata rilevata negli anni scorsi dalla Lega delle Cooperative. Fatto sta che – Legacoop o no, intrighi romani o intrighi toscani – l’autostrada non ha mai mosso un passo tranne un tratto nella parte laziale e 3-4 chilometri nella parte toscana con un pedaggio assurdo che non ha migliorato di un minuto i tempi di percorrenza verso Civitavecchia».
«La situazione è surreale. Penso sia l’ora di smettere di chiedere a destra e a manca un denaro che tanto non arriverà, o che arriverà sempre in quantità fortemente inferiore al necessario perché i costi aumenteranno sempre. Si trovi un’altra strada per realizzare l’opera, si realizzi una superstrada a pagamento con forme di abbonamento o altro, ma si faccia finalmente un progetto pratico e veloce perché ogni ipotesi avanzata finora si è rivelata sogno irrealizzabile. Un collegamento sicuro e veloce tra Livorno e Roma è indispensabile ma non c’è bisogno che sia un’autostrada che è già in ritardo di cinquant’anni».
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